. Teatro d'imprese . Rana Egittia cpn vna cannetta^in bocca allincontro delIHidro Serpente del Nilo fuo mortale nemico, e ciò fa per non edere da quello diuorata, diceua il motto Virtvte,Camer. NON yj^ cne fu acconcio in Indvstria, per moftrare, che alla for-za lou ranza lingegno. La Rana con vna canna tenuta da vna mano perpigliarla, doue per efca fé gli attacca altra Rana fcorticata, fi vede colC*P* brieue Alter alterivs, Scritto daiTArefl à due coltelli, che saffilano infìeme. Molte Rane nel Iago, e vi fi leggeua , voce PRAEDiCENT, diede lautoread AlfonibCoc- 7af* capan


. Teatro d'imprese . Rana Egittia cpn vna cannetta^in bocca allincontro delIHidro Serpente del Nilo fuo mortale nemico, e ciò fa per non edere da quello diuorata, diceua il motto Virtvte,Camer. NON yj^ cne fu acconcio in Indvstria, per moftrare, che alla for-za lou ranza lingegno. La Rana con vna canna tenuta da vna mano perpigliarla, doue per efca fé gli attacca altra Rana fcorticata, fi vede colC*P* brieue Alter alterivs, Scritto daiTArefl à due coltelli, che saffilano infìeme. Molte Rane nel Iago, e vi fi leggeua , voce PRAEDiCENT, diede lautoread AlfonibCoc- 7af* capani ; buona dice Hercole TalTo, fé non che le Rane non fempre coaffando predicono piog-gia, ne mutatione di tempo : Scriuono,che le Rane,ftrepitando,e gridan-do la notte, fi fermino fé vie-ne pofla vna lucerna^alla loro vifta, laquale figu-rata adVJioIagOjdoue queftìatóimaKfi veggono,Iefcrif!eil Camerario per argomento dEmble-ma gratiofò Pellit men-Umer. DACIA VERVM. RAZ- iVjiouannirerro. $97 RAZZO, I ve-{pirico gentile neccio di ho nello amore, e volto al Ciclo falcia le colè quaggiù in abbandono; legue locchio alpenfiero,al pen fiero larTetto,allafletto la quella patria celefte,eiè nonha penne da {àlire ta-to airone medefimo nellinterno raccoglie, e richiamadoda ogni parte del corpogli Ipiriti, gii vnifce,gli accende,glinfiammacon lameditatione. Non vede locchio ftelIanèlGielò, chenon ne palli pjr locchio al cuore la fiammeIIa:Non cièlume,chela viftanon lo porri a dichiarare lintelletto nella cotemplatione,à cui dato tra-Jafcia gli vrììcij defé n fi, Dvm serpvnt in vis cera flammae, co- &y, ad vno Razzo nellaria v,i fcriìTe Alcamo Orlucci detto lAccefò negliOlcuri di Luca; & in modo sinterna,che con lali della confideratione, e•della voglia /piega al Cielo lanima il volo,che piena di zelo,piena damore inuerfo Dio,non già ingrata al luo facitore,gIi rende grafie riconofeé-dolegratic,elepaleiacorteie,mentreconeiToIui r


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