. Embriologia dell'occhio dei vertebrati. Embryology; Eye. â 16 â L'assottigliamento del foglietto px'ossimale si fa rapidamente da questo stadio in poi e, quando il cristallino è allo stato di fossetta, ma completamente invaginato, esso è ridotto costantemente ad un solo strato, eccetto nella porzione marginale della vescicola secondaria, ove conserva due o tre strati, fino a quando la lente cristallina non s'è stroz- zata dall'ectoderma. Da ora in poi si può parlare di 2 foglietti addossati l'un contro l'altro. Nel prossimale assai raramente si presentano delle mitosi, i nuclei sono rela


. Embriologia dell'occhio dei vertebrati. Embryology; Eye. â 16 â L'assottigliamento del foglietto px'ossimale si fa rapidamente da questo stadio in poi e, quando il cristallino è allo stato di fossetta, ma completamente invaginato, esso è ridotto costantemente ad un solo strato, eccetto nella porzione marginale della vescicola secondaria, ove conserva due o tre strati, fino a quando la lente cristallina non s'è stroz- zata dall'ectoderma. Da ora in poi si può parlare di 2 foglietti addossati l'un contro l'altro. Nel prossimale assai raramente si presentano delle mitosi, i nuclei sono relati- vamente grossi ed il protoplasma esile, così da sembrare come se soltanto i nuclei stes- sero asseriati l'uno accanto all'altro come in un rosario. Il passaggio del foglietto prossimale in distale è graduale : gli elementi si allun- gano , poi si dispongono in due strati e non sì tosto si passa l'orlo marginale, gii strati si moltiplicano per raggiungere lo spessore sempre crescente del foglietto distale. I due foglietti, sin dal momento in cui il cristallino ha raggiunto la forma di un sacco aperto sono separati fra di loro da un esilissimo spazio (non più ampio del diametro d'un nucleo) nella porzione superiore della vescicola, cioè in quella soprastante al picciolo; ma più in giù in pros- simità del peduncolo ottico, lo spazio si amplifica, e passa gradatamente nel canale ottico. Nell'orlo della vescicola secondaria, là dove il foglietto distale si piega per passare nel prossimale, lo spazio si allarga alquanto, assumendo (nelle sezioni) una figura claviforme, la cui base sta contro l'orlo. Qualche volta questa è fatta, come nella Fig. 5 (Tav. XI), da nn contorno a concavità rivolta verso l'esterno ed allora questo spazietto prende piuttosto una forma triangolare, ma è una disposizione rarissima. Ho già accennato in precedenza alla formazione della lente cristallina (Tav. XI, Fig. 6, 2, 3, .5). Essa va ingrandendosi a misura che s


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