. Storia dell'Italia antica. F( riti e chirurghi del Campo Romano (Bartoli^ ta%-. 29, e Froehne>\ 65). scono a nulla. Quindi la guerra continua con ardore cre-scente. Manio Massimo simpadronisce della cittadella incui risiede la sorella del re, e la fa prigioniera: Traianosupera le fortezze sui precipizii dei monti, toglie al ne- 1 Dione, LXVIir, 9; Pietro Palricio, in Ilistoricor. graecor. Fragni, j ed Didot, voi IVp. 185. Vannccci — Storia dellItalia antica — IV. 72 574 SOTTOMISSIO^E DI DECEBALO. [LiB. VII. mico armi, macchine e uomini, e alla line ripiglia anchelaquila legionaria divenut


. Storia dell'Italia antica. F( riti e chirurghi del Campo Romano (Bartoli^ ta%-. 29, e Froehne>\ 65). scono a nulla. Quindi la guerra continua con ardore cre-scente. Manio Massimo simpadronisce della cittadella incui risiede la sorella del re, e la fa prigioniera: Traianosupera le fortezze sui precipizii dei monti, toglie al ne- 1 Dione, LXVIir, 9; Pietro Palricio, in Ilistoricor. graecor. Fragni, j ed Didot, voi IVp. 185. Vannccci — Storia dellItalia antica — IV. 72 574 SOTTOMISSIO^E DI DECEBALO. [LiB. VII. mico armi, macchine e uomini, e alla line ripiglia anchelaquila legionaria divenuta preda dei barbari nella guerradi Domiziano. Dopo tutto ciò Decebalo per acquistar tempo ad altriconsigli tornò alle proposte di pace, e colla scorta deisuoi dignitarii recatosi a implorare perdono, si prostese. Aì).!;?. -:.5, , 103. Ambasciatore di Decebalo prostrato davanti a Traiano{BartoK^ tav. 41, e Froehncr^ 83). a modo di supplice davanti a Traiano,, promise di con-segnare tutte le armi e tutti gli strumenti di guerra coiromani fabbricatori di macchine e i fuggiaschi che fosserpresso di lui, dichiarandosi pronto a non accoglierne piùalcuno, a distruggere i castelli già costruiti, a rinunziareai luoghi occupati sui confini, e a quelU presi dalle le-gioni, e a tenere per suoi nemici i nemici di Roma. Aqueste condizioni ottenne la pace, e mandò suoi mes-saggi a Roma per chiederne la ratificazione al Senato*.Finita con questa vittoria la guerra, e lasciati presidiiin più luoghi, Traiano tornò glorioso e trionfante in Italia, 1 Uiono, LXVIII, Gap. IV.] TRAIANO DACICO. FESTE E PREMI DELLA VITTORIA. 575 prese il nome di Dacico, rallegrò Roma con feste e spet-tacoli di gladiatori e di mimi, distribuì un congiario aisoldati », détte ricompense di ornamenti trionfali,


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