La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . no esser decorate le altretre pareti che andarono disgraziatamente perdute. Non è que-sto il luogo di porre in rilievo il valore artistico e storico chequeste pitture conservano anche oggi, sebbene affatto rovi-nate da insipienti restauri;1 solo osserveremo che per la no-biltà della rappresentazione e per lo stile severamente gran- 1 Vedi quanto alla loro importanza storica E. Schaeffer, Veber Andreadel Castagno « uomini famosi > in Rep. f. Kunshciss., voi. XXV, p. 170. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 153 dioso con cui furono es


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . no esser decorate le altretre pareti che andarono disgraziatamente perdute. Non è que-sto il luogo di porre in rilievo il valore artistico e storico chequeste pitture conservano anche oggi, sebbene affatto rovi-nate da insipienti restauri;1 solo osserveremo che per la no-biltà della rappresentazione e per lo stile severamente gran- 1 Vedi quanto alla loro importanza storica E. Schaeffer, Veber Andreadel Castagno « uomini famosi > in Rep. f. Kunshciss., voi. XXV, p. 170. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 153 dioso con cui furono eseguite, la sala cosi decorata dovevaaver laspetto solenne dun tempio sacro agli eroi e alle piùalte idealità umane (figg. 108, 109, 291). Oltre a questa degli uomini illustri, si ha memoria di qual-che altra decorazione a figure isolate eseguita a Firenze o altroveda artisti fiorentini. Paolo Uccello dipinse nellentrata dellacasa de Vitaliani in Padova alcuni giganti bellissimi ; * e inFirenze, secondo narra il Vasari, «lavorò Paulo in fresco la. Fig. 110. — Frammento di una decorazione da camera ad alberi, parati e uccelli.(Dall opera II Centro di Firenze). volta de Peruzzi a triangoli in prospettiva ; ed in sui cantonidipinse nelle quadrature i quattro elementi, ed a ciascuno feceun animale a proposito : alla terra una talpa, allacqua unpesce, al fuoco la salamandra ed allaria il camaleonte che nevive e piglia ogni colore. E perché non ne aveva mai veduti, feceun cammello che apre la bocca ed inghiottisce laria empien-dosene il ».2 Con figure di grandi uccelli dalle penne variopinte si cercòtalvolta di dar varietà e accrescere importanza alla decorazionead alberi e paramenti di cui s è discorso alcune pagine addie-tro, e che, a dir vero, nella sua eccessiva uniformità, doveva a 1 Vasari, Vita di Paolo Uccello. 2 Ivi. Sembra che il Vasari accenni qui alle pitture che fregiavano laloggia de Peruzzi sulla piazza omonima. 154 CAPITOLO III più duno riusci


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