. Bollettino del Laboratorio di Zoologia Generale e Agraria. Entomology. - 50 - Per quanto io ne rammento però gli stigmi anali erano spor- genti e dello stesso tipo generale di quelli della Carcelia cheloniae Rond. (Howard e Fiske, '11 pi. XX fig. 4), ma di questo non sono sicuro; in ogni modo essi erano di forma normale e non rasso- migliavano affatto a quelli della larva del secondo stadio. La dissezione del coleottero mostrò che il parassita, contra- riamente a quanto fanno alcuni ditteri parassiti di larve di lepi- dotteri i quali rispettono dell'ospite poco più della cuticola, aveva l
. Bollettino del Laboratorio di Zoologia Generale e Agraria. Entomology. - 50 - Per quanto io ne rammento però gli stigmi anali erano spor- genti e dello stesso tipo generale di quelli della Carcelia cheloniae Rond. (Howard e Fiske, '11 pi. XX fig. 4), ma di questo non sono sicuro; in ogni modo essi erano di forma normale e non rasso- migliavano affatto a quelli della larva del secondo stadio. La dissezione del coleottero mostrò che il parassita, contra- riamente a quanto fanno alcuni ditteri parassiti di larve di lepi- dotteri i quali rispettono dell'ospite poco più della cuticola, aveva lasciato intatta la maggior parte degli organi interni della Cistela, se si eccettua il cranio, completamente vuotato. L'esame degli insetti dai quali sono usciti i Tachiniui paras- siti rivela, di solito, la presenza di strutture ipertrofiche resul- tanti dalla proliferazione dell' epitelio della trachea o del tegu- mento intorno al corpo della larva parassita, la quale si é fissata in modo di avere gli stigmi anali in diretta comunicazione col- l'aria libera. Nel corpo della Cintela invece, non mi fu possibile trovare nè la guaina tracheale nè quella tegumentale. Tutto ciò che un accurato esame ha potuto scoprire è stato lo scheletro cefalo-faringeo della larva del primo stadio e l'esuvia della larva del secondo stadio, collo scheletro ce- falo-faringeo e gli stigmi anali. Le armature boc- cali delle larve del primo e del secondo stadio (fig. 1 e 2) non presentano nes- suna singolarità di struttura. Io credo inutile di dare di esse una descrizio- ne lunga e, di ne- cessità , un pò' ingarbugliata; dirò, tuttavia, che benché, nello sche- letro cefalo-faringeo del secondo stadio, la membrana che con- giunge il margine cefalico dello sclerite faringeo col margine caudale di quello ipostomale sia alquanto tinta in bruno, i sin goli scleriti, nel mio preparato, sembrano esseri4 separati. Secondo il Nielsen ('09 p. Ili la parte (-(Malica dello scheletr
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