Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . della Penna , poi-che fé con quello anima le Tele,e dà fpirito à Colori, e con queflarauuiuerà l incenerite memorie de tanti eccellenti Profejfort dellaPittura, che nellAudio delloblio con i di loroNomi fepolti, qua-fi puoi dir fi, fé ne fi Uno giacendo. Non vorrei


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . della Penna , poi-che fé con quello anima le Tele,e dà fpirito à Colori, e con queflarauuiuerà l incenerite memorie de tanti eccellenti Profejfort dellaPittura, che nellAudio delloblio con i di loroNomi fepolti, qua-fi puoi dir fi, fé ne fi Uno giacendo. Non vorrei già che quejìo gran Soggetto nellinfantare il già con*cepito fuo parto quello dell Elefante emulale, poiché troppo allunga-rebbe il martirio alle noltre brame \ ne men vorrei 5 che per così lun-go indugio da mercuriale ladroneccio la fua bella inuentione inuolataJcfojjèì (he pero per riparare dtivn tanto male limminente pt vicolo >J«>f* 3 procuri procuri V.É.cin ogni follecìtudine^che piti nonfifoffwda ammiridcfiderij il godimento \ mentre dalla di lei attcntione imploro dellemie premure ladempimento 3 a y*S> prego dal Cielo v* diluuto di grazie, MoWllL e Moke fletter 5, Ma ritto tenia il d\ l j, dgtftt Ve tic tifi. & oblìgatì^fuè Serti*»Pon Cipriano Mauri. &*pU. Copi*, dvna IttUH fcrittk dal M> £• Antonio lupìs. Al Reuerendifs. P. D. Cipriano MauriPriore di S. Marino &c. [/ comanda V. P. Pcnerendip. * deferiueré il fubli^me Pennello del Sig. Luigi Scaramuccia di Perugia,ma tutti gì ingegni non fi confarmi a recitare nel liCatedra del Sole- Egli nelle Tele ha ftemprato pitiprodtgij ali a mer aitigli a •> che raggi non intagliarono$ Pìdij nelle Pietre dellEternità . Sì può infuperbire ài effer vnodi quei eban fuperato la Natura con l Arte, mentre in ogni feor-ciò ha dipinto vn miracolo, chi ha battuto fortuna di offeruare lefu e Opere può dire defferfi trouato nel fecolo degl spelli , che


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