. Annali delle Università Toscane. 110 NUOVATEORIA spellivi valori segnali (9), alla seguente p, : p, :: x' : - x" , per cui, in virtù di questa e dell'equazione (15), ottengono le distanze rispet- tive del centro ottico C dalle due superficie della lente, tagliando la sua gros- sezza cc' = , nelle parti cC, e C e' , direttamente proporzionali ai raggi di curvatura delle Costruito per tal modo il centro ottico, ed osservato, che le porzioni dell'asse del pennello incidente ed emergente, prolungate nell'interno della lente, pas- sano a delle distanze dallo stesso centro, che


. Annali delle Università Toscane. 110 NUOVATEORIA spellivi valori segnali (9), alla seguente p, : p, :: x' : - x" , per cui, in virtù di questa e dell'equazione (15), ottengono le distanze rispet- tive del centro ottico C dalle due superficie della lente, tagliando la sua gros- sezza cc' = , nelle parti cC, e C e' , direttamente proporzionali ai raggi di curvatura delle Costruito per tal modo il centro ottico, ed osservato, che le porzioni dell'asse del pennello incidente ed emergente, prolungate nell'interno della lente, pas- sano a delle distanze dallo stesso centro, che sono del terz' ordine di grandez- za (*), e trascurabili, suppongono che queste duo porzioni s'incontrino in esso. Unendo quindi il punto radiante R al centro ottico per mezzo della retta R C, e prolungandola indefinitamente, prendono l'unica retta RE per l'asse totale del pennello luminoso, nel caso che la lente sia immersa in un solo fluido. Se poi i mezzi, in contatto da una parte e dall'altra delle due superficie della lente, fossero diversi, bisognerebbe, per avere la porzione dell'asse del pennello emergente, far partire, dal detto centro C, la retta C E in modo, che faccia coU'asse centrale C A' un angolo X,, il cui seno sia dato dalla proporzione che somministra la formola (14). Supponendo in fino, che C F dinoti la distanza focale principale della lente, e tagliando sulla CE una porzione C A, data dalla proporzione, RC-CF:CF::RC:CA, che deducesi dalla formola (Jj\ il punto A sar'a il fuoco conjugato del punto radiante R. (•) Chiamando d' e d" queste distanze, esse sono date dalle formole d' = x' sin Xj, — y^ cos X„ , d" = x" sin Xj — j/j cos X, .. Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been digitally enhanced for readability - coloration and appearance of these illustrations may not perfectly resemble the original Università Toscane. Pisa


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