. Dialogo pio et specvlativo, con diuerse sentenze latine & volgari. ET SPECVLATIVO. 155 DI p I s T. oAnchom nonfapem io che tu fofiCofmografO v r a n. hftmo nulia ^ imperfemffimo huomo chi nonfa effere tutto quello chei^uole, (^ farefenT^ maeftro [come hofattn ioquc^ta carta)delfuo ingegno quelloocheglipiaceifarendomt vnagran debole^^a quella dicoloroychefiimanogranfaticailgouernare vn %egno 0 vno Imperioj doue a me parrehbefacilifmo ildare in xxiitj, hore ricapito a tutte lefaccende delmondo,poiche huomo(come noifiamo)fu Cefare^ che dt queHofece mnte ^voltefperienT^.Ma heneenjerochetuttiicer


. Dialogo pio et specvlativo, con diuerse sentenze latine & volgari. ET SPECVLATIVO. 155 DI p I s T. oAnchom nonfapem io che tu fofiCofmografO v r a n. hftmo nulia ^ imperfemffimo huomo chi nonfa effere tutto quello chei^uole, (^ farefenT^ maeftro [come hofattn ioquc^ta carta)delfuo ingegno quelloocheglipiaceifarendomt vnagran debole^^a quella dicoloroychefiimanogranfaticailgouernare vn %egno 0 vno Imperioj doue a me parrehbefacilifmo ildare in xxiitj, hore ricapito a tutte lefaccende delmondo,poiche huomo(come noifiamo)fu Cefare^ che dt queHofece mnte ^voltefperienT^.Ma heneenjerochetuttiiceruelli^ gtingegni non naf--cono a vn modojpure chi hapunto buono 0 tvna 01 altro^, ohedienXa^ difcretionCy(f fa vfare a tempo la Itheralita, lhumanita, laclemenz^a,^ effere nelt effecutione delfatto dtli-gente,[timoioche cofifacilmente^verra al difo-pra dognigrande imprefa^comeglt htiomini^cheftdannoaltauaritia^ alle lafctuie^nchora pit^facilmente(j}erpotentichefiano)fene vanno inrouina,quello che io miricordo hauere nella fopradetta mia Elegiaftmilme


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