. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . il Cote di Mdtaloneythefu Generale del Ri Ter-rondino, hehheferim^refavnajladera, conqueHomottOytratto dalì*Euangelio, hoc fac, et vi-y E s. Laqualeimprep miparfe troppo larga,perchelajladera importa il^rmoltecojkefu motteggia-fa da Versì.^tello di Mons, iAllegri, cherompendo il campo x^ragonefeà Eholi^guadagno 1$flendardo del Generale^e dijfe ; p a r mafoy,Vfion ennemi nhapasfait
. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . il Cote di Mdtaloneythefu Generale del Ri Ter-rondino, hehheferim^refavnajladera, conqueHomottOytratto dalì*Euangelio, hoc fac, et vi-y E s. Laqualeimprep miparfe troppo larga,perchelajladera importa il^rmoltecojkefu motteggia-fa da Versì.^tello di Mons, iAllegri, cherompendo il campo x^ragonefeà Eholi^guadagno 1$flendardo del Generale^e dijfe ; p a r mafoy,Vfion ennemi nhapasfaitce quii haefcrit alemour de fon Pefon^pourcequHl nhapas hienpeséfesforces aueclesmienms. jEpoi JIO LE IMPRESE. E poi chefidmo entrati ne Napoletani:, non man-cherò di dire,che fi bene i Prencipi quafi dcgeneradoda lor maggiori,non vanno allagricrra, io fcnfo chefuy perche non fon lor date le dignità e gradi fé co doche cenuerrebhe, effèndo p^^S&f ^ dignità in manode foreHieri\manon cimammo pero huomini dellafeconda elafe nobili evalcrof,i quali pervirtìdajpi-rano a gli honor grandi,fa i quali di prefente e ti Battisla Cafaldo chiarifimoper mille belle efrefche prone,quando Mafro di campo del gran Car-lo ^jQuinto hanendo acquifato molta laude nellim-prcfe di^lemagndy sha guadagnato honor defèrLuogotenente e Capitan generale del Rè de Romanimllimprefi di Tranfiluania centra Turchi e Valac-chi. D I CM, G I O V I O. Ili ^hi. Bjfo Caflddo ì quel tempo che bolliua la guerrain Piemonte contro. Franceji, non volendofi ritroua-re in ejfa,perche gli pare uà chel ^archefe del Fa-Jlo hautjfè di(Irib Ulto tutti gli h onori a perfine man-co perite dellarte militare di lui,come [
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