. Rime de gli Academici occvlti : con le loro imprese et discorsi . fffa tutto in Dio. Jn uerità ui dico (dice Chriflo) sel grano del fromento cadutoin terra prima non farà morto, effo refia fola ; ma fé farà mortOyprodurrà molto frutto ; che cornei grano , fé prima non è morto^& fepolto nella terra, non fa frutto; cofi lanimo nofìro yfe prima non è morto à piaceri terreni, & alle cupidità ^riman fieri*le; & come quello morto uiue rifurgendo in fertili filma fpicaicOfi lanimo noflro per quefia Morte rifurge alfopre fedeli & grate nel cofpetto di Dio , Vado à Coloffenft fcriuendo dice,Qu£ furfu


. Rime de gli Academici occvlti : con le loro imprese et discorsi . fffa tutto in Dio. Jn uerità ui dico (dice Chriflo) sel grano del fromento cadutoin terra prima non farà morto, effo refia fola ; ma fé farà mortOyprodurrà molto frutto ; che cornei grano , fé prima non è morto^& fepolto nella terra, non fa frutto; cofi lanimo nofìro yfe prima non è morto à piaceri terreni, & alle cupidità ^riman fieri*le; & come quello morto uiue rifurgendo in fertili filma fpicaicOfi lanimo noflro per quefia Morte rifurge alfopre fedeli & grate nel cofpetto di Dio , Vado à Coloffenft fcriuendo dice,Qu£ furfum funt fapite : non qux fupra terram, Mortui enim efiisi&- poco pia oltre ; Mortificate ergo membra ueflra terreflria. Cofi tale credo effer la ferma intentione del 5epolto ^cademico noflro (fuorché fé in flato amorofo, & inquieto ritrouando-fi, non uolcffe intendere, che t^nimo fuo fuffe nel corpo di qual-che fua Donna fepolto) & tale deuc effere quella di cìafcu -no, chafpira à giocondifiima , & fempi-terna Vita,. K. I M E Per domar Fere5& fpauentofi Moflri;Vane fatiche de gli antichi Eroi,Alto|grido da Efpcria a i liti Eoi,Viue hoggi ancor ne* più lodati inchioftri; Eccelfa Marche rita , hor chiaro moflriCo i fatti valorofi,& fanti tuoi,Che la fama,rhonore, e i pregi vuoiInuolarloro,& dargli à i tempi noftri. Quelli hor empi Leoni, hor fieri DraghiVinfer; ma tu hor hai fcacciata , & vintaDe rubelli di Di o liniqua Setta; Ond egli vuol,chel tuo valor sappaghiDi Corona deterni fregi cinta,Mentre lafTufo in Ciel feco tafpetta. Almo Signor,il cui grannome alteroDa rOrfe à lAuftro rifuonar fi fente,E in cui Vertù ,come bel lume di vero honor dritto fentero; Hor che per lo diuin giudicio interoVofiro,lantica pace habbiam de* maluagi ancor le furie fpente,Vi ferba Duce il Ciel del vofìro Impero. Veggo dAdria per voi le ricche fpondeLiete5& gioiore,& veggo à voi dintornoSerbarfi alti trofei,& alte imprefe; Et veggo Apollo ancor de la


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