. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . male. Il Sole nel mezo delpetto, perche fi come il Sole con la Aia pre-fenzailluftrail mondo, colila purità illuftrail micocrofmo piccio! mondodellhuomo, &.fi come per la fua partita fopragionge lofcu-ià notte, cofi partita la purità dal micocrofmonafee tenebrofa notte derrori, che offufealanima & la mente. Il Gallo, come riferi


. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . male. Il Sole nel mezo delpetto, perche fi come il Sole con la Aia pre-fenzailluftrail mondo, colila purità illuftrail micocrofmo piccio! mondodellhuomo, &.fi come per la fua partita fopragionge lofcu-ià notte, cofi partita la purità dal micocrofmonafee tenebrofa notte derrori, che offufealanima & la mente. Il Gallo, come riferifee Pierio ValerianòJib, 24. apprettò gii antichi, fignificaua la pu-rità , &: fìncerità dellanimo, onde Pitagoracomandò à Puoi Scolari che doueffero nu-trire il Gallo; cioèla purità, &finceritàdegli animi loro; & Socrate apprefso Platonequando era per morire ; lafciò nel Aio tefta-mentovn Gillo ad Efculapioj volendo in_*quel modo moftrare il faggio Filofofo, cherendeua alla diuina bontà curatrice di tut-ti i mali, lanima fua pura, & (incera comeera prima. Onde Giulio Camillo nel fmc__jdella canzone in morte del Delrìn di Fran-cia, cofi di(sc. Kk Ma 514 Iconologia del Ripa Libro Secondo. 9 V R I T A. Et/ÌHCerità Ma a te Efculapio Adorno Et fAcrò friA laugel nuncii del gior- no Fu parimente configlio di Pitagoradouerfi attenere dal Gallo bianco, in-tendendo mimicamente, che fi hauef-fe rifguardo alla purità dellanimo. Lafudetta figura fu Emblema delli Ca-pellini già de Galli, col feguenre tet-Laftic© fatto. Quodgallum nutria!, Ammani quodfciltcet ornes Dotibus Atberìjs. hvroft PitAgorAS i$*,fedt[tiidì (temonetf&vuitt Sic tubet rpfe Deus. Il Gallo fpecialmente bianco fpa-ucnta, e mette in fuga il leone, comeScriue Santo Ambrogio ; così la can-dida purità doma limpero dellanimoterbolento, & la sfrenata lafciuia d-Amore , lignificata con la parte ante-riore dei leone nelli Geroglifici di Pie-rio Valeriano. Il fine del Libro Secondo. H ICO- 515 IC


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