Trieste . echiama Tergeste < villaggio carnico j. Ora i Carni sono passati, senza aver lasciato memoria delle loro imprese com-piute innanzi alle grandi Alpi; ma dai resti delle loro morti, dalle necropoli, appareche i loro costumi e la loro religione erano affini alla religione e ai costumi degliabitatori della vai padana. Però né questi, né quelli avrebbero avuto forse le energieper crearsi una propria civiltà, se non li avesse pervasi la grande animatrice dellegenti, Roma. IO ITALIA ARTISTICA Appena che, domata Cartagine, si offrì la possibilità di estendere il dominioa tutta la Cisalpin


Trieste . echiama Tergeste < villaggio carnico j. Ora i Carni sono passati, senza aver lasciato memoria delle loro imprese com-piute innanzi alle grandi Alpi; ma dai resti delle loro morti, dalle necropoli, appareche i loro costumi e la loro religione erano affini alla religione e ai costumi degliabitatori della vai padana. Però né questi, né quelli avrebbero avuto forse le energieper crearsi una propria civiltà, se non li avesse pervasi la grande animatrice dellegenti, Roma. IO ITALIA ARTISTICA Appena che, domata Cartagine, si offrì la possibilità di estendere il dominioa tutta la Cisalpina, le colonie militari romane furono poste a pie delle Alpi; everso oriente, a guardia dei passi delle Carniche e delle Giulie, sorse, nel 1S3 , Aquileia. La grande città, che ora dorme sotto gli umidi pascoli del Natissa,fu il centro delle fortezze che dominavano le vie orientali, quella che risalendo lI-sonzo arrivava al Predil. quella che attraversando il Carso giungeva al valico di Piro. BASE DEL MONUMENTO EQUESTRE A L. FABIO SEVERO (NELLA GLllTOTECA DEL LAPIDARIO). e la terza, che costeggiando il mare penetrava nellIstria e nella Liburnia; cosi iCarni, gli Istri e i Liburni erano vigilati per la conquista che di loro inevitabilmentesi preparava. E questa non tardò molto: se al di qua dello Alpi Giulie, ove oggiè Adelsberg, i coloni Aquileiesi collocarono le Arac postnmiae^ ultimo termine del-lItalia verso oriente, ben presto quel segno fu oltrepassato, ed Emonia e Pitavio,molto più addentro nelle montagne, accolsero i Icgionarii custodi del confine. Dìquesto incessante avanzamento dei romani vuole uno storico del seicento, GiacintoFilippo Tommasini, che i Carni, abitatori del primitivo borgo Tergestìno, si impau-


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