. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . ìM, Andrea Crini Prcuediti re alla guerra de*Signori Vinitianifu di chiarifima fama dalfrinci^fio alfine della guerra ^che duro otto anni, cperci$merito pelJùofranco valore d^ejfer creato PrencipeeDòge della fna ^ueltewpo cheperfua virtù firicupero Padoua^ela dtfefe contro Tempito di Mafii-mano Imperadore, che haueuafico tutte le nationidEuropa\portovna magnanima imprefa y che fu i
. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . ìM, Andrea Crini Prcuediti re alla guerra de*Signori Vinitianifu di chiarifima fama dalfrinci^fio alfine della guerra ^che duro otto anni, cperci$merito pelJùofranco valore d^ejfer creato PrencipeeDòge della fna ^ueltewpo cheperfua virtù firicupero Padoua^ela dtfefe contro Tempito di Mafii-mano Imperadore, che haueuafico tutte le nationidEuropa\portovna magnanima imprefa y che fu in-^uentione di M. Giouanni Cotta celehrattfiimo poetaVerone fé \ e futi Cielo col zodiaco e fuoifegni sfe-fienuto dallefi?alle d(atlante,come figurano i poeti,chefià inginocchiato con la gamba finifira y e con lema^i abbraccia il Cielo con vn breue, che riefce di fott0 D I ìM. a 10 V10, m [otto VÌA, che dice .-svstinkt, nhc ^lyi^x-s e 1 T. Anchorchejfo Signore come modefio non hfortajfe inpuhltco ferfuggir tinuidia , benché glifidcejfe moltoyefo^e ben lodato da, ognvno. Et an-chor che Atlante habbiaforma humana ,furf pu0tolerareferejfer Non merita ete(fer]f affata cQn filentìotafignoràifahella Marchefana di Mantova, che femore fu perlifuoi honoraticofumiymagnijìcentifima, (jr in di-uerfi tempi della vitafua hebbe vari affronti difor-tunaù quali le diedero occafione di far più dvnim-frefa. E fra laltre accadde, che per fouerchio amoreycheportauail fgliuol fuo il Duca Federigo advnagcntildonna^Uaquale eglivoltauA tutti gli henori e fauorì. t49 LB IMPRESE fauoriycjfa relfò come degradata e f eco filmata, taU *mente che la detta innamorata del Duca caualcauafuperbamente accompagnata per la Citta dalla turbadi tutti i gentil! r uominiych*eranfiliti accompagnarlei ; e difirte che non refiarono infiua compagnia, fénon vno)) due nobili ^uecchif yche mai non la volfiroahandònare. Per lo quale affrontò effa Sig^ Marche fafece dipingere nel fuo palazzo fu
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