La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . daie, si riferisce a uno strumento rogato in Firenze dal notaioser Matteo nel gennaio 1302, con cui si stabiliva la divisione delle antichecase di famiglia fra Neri e i suoi consorti, tra i quali erano i figli di un tal 94 CAPITOLO li rete e quindi fornito necessariamente di un condotto pel poi allinizio del 1302 esso esisteva già, cosi possiamoaffermare che i camini a muro furono introdotti nella nostracittà anche prima di Guardiamoci tuttavia dal-l inferirne che findallora fossero en-trati nelluso comu-ne, poic


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . daie, si riferisce a uno strumento rogato in Firenze dal notaioser Matteo nel gennaio 1302, con cui si stabiliva la divisione delle antichecase di famiglia fra Neri e i suoi consorti, tra i quali erano i figli di un tal 94 CAPITOLO li rete e quindi fornito necessariamente di un condotto pel poi allinizio del 1302 esso esisteva già, cosi possiamoaffermare che i camini a muro furono introdotti nella nostracittà anche prima di Guardiamoci tuttavia dal-l inferirne che findallora fossero en-trati nelluso comu-ne, poiché il trovarnequalcuno nei palaz-zi magnatizi, comequello appartenentealla nobile famigliadegli Strinati, nonsignifica ancora cheve ne fossero già nel-le case della borghe-sia e del popolo. Alcontrario certi indizici fanno supporre chedovettero passare an-cora molti anni pri-ma che luso de ca-mini murati si dif-fondesse largamentefra noi, tantoché pa-re che il periodo ditransizione dallan-tico al nuovo sistema di focolare sia durato in Firenze per.


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