Sculture e pitture sagre estratte dai cimiterj di Roma : pubblicate gia dagli autori della Roma sotterranea ed ora nuovamente date in luce colle spiegazioni per ordine di n s Clemente XII .. . uelli con ifpeciofa detti templi erano fepolcri, cioè i fepolcri ftejfi erano chiamati templi. 5 Ed [4] Eufebio, e m Lattanzio, e t«j S. Cirillo non meno chiara- 6 mente affermano , che i più celebri templi del Gentilefimo furono già 7 fepolcri di morti . Lo che fi legge anche in t/l Prudenzio, dove_,parla di quei di Roma: Et tot tempia Deum Roma, quot in urbe fepuhraHeroum numerare licei,


Sculture e pitture sagre estratte dai cimiterj di Roma : pubblicate gia dagli autori della Roma sotterranea ed ora nuovamente date in luce colle spiegazioni per ordine di n s Clemente XII .. . uelli con ifpeciofa detti templi erano fepolcri, cioè i fepolcri ftejfi erano chiamati templi. 5 Ed [4] Eufebio, e m Lattanzio, e t«j S. Cirillo non meno chiara- 6 mente affermano , che i più celebri templi del Gentilefimo furono già 7 fepolcri di morti . Lo che fi legge anche in t/l Prudenzio, dove_,parla di quei di Roma: Et tot tempia Deum Roma, quot in urbe fepuhraHeroum numerare licei, quos fabula manesTSiobilitat. 8 E con molti efempj vien dimoftrato tra gli autori ecclefiaftici dal 9 fuddetto in Clemente , e tra i profani da t»J Valerio Maffimo•con quello del fepolcro di Anfiarao . E conciofiìachè quefto miraco-lo più dogn altro rendeffe certi i Fedeli della refurrezione de•morti sì per lo fatto lìeflò , e sì per la confeflìone di Maria , la_>quale afferiva d elfer certa, che il fuo fratello farebbe rifufeitato innoviffimo die , veniva anche fovente ripetuto nelle fculture, e pitturede Criftiani, laonde di elfo ci converrà parlare altre ( 1 ) V. (opra a care. 9 8. (2) Virg. JEn. libr. 4. vers. 457. ( 3 ) Clan. Alefs. Protrept. pag. 19. Colon. i«88. C 4 ) Eufeb. Preparai. Evang. libr. 2. rumi. 5. e 6* (5) Lattanzio SPIE- ( 6) S. Cirill. libr. 10. contr. 341. ( 7 ) Prudenz. contr. Symm. libr. [, vers. 189. (8) Clem. Alefs. ivi. ( 9 ) Val. Maf. libr. 8. cap. 15. Enter. uum. 3. I23 SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA XXX IL IN quella Tavola fono delineati quattro frammenti dantichi fepol-cri Criftiani; nel primo dequali frammenti è effigiato il buon Pa-llore colla pecorella fmarrita fulle fpalle, tutto giulivo per averla ritro-vata. Ha la tunica cinta, e fopra di effa la penula, delle quali ve-lli fi è ragionato tu altrove . Quello cingerli la tunica fotto la pe-nula è flato cagione d abbaglio ad alcuni


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