Gli amori pastorali di Dafni e Cloe .. . FNI E CLOE e di quante mele si trovano : di questo tempo uve infinite,fichi di più maniere, melagrane dolci, agre, e di mezzo sa-pore, e verdure di mortelle freschissime. La mattina in sulalba vi si raunano di molte schiere duccelli, altri a ci-barsi, ed altri a cantare, perciocché gli è coperto, ombroso,e da tre fontane rigato ; e se dattorno gli fosse tolta la sie-pe, che 1 chiude, parrebbe propriamente un busco a ve-derlo. In questo mio giardino entrando io oggi sul mezzogiorno, vidi sotto certi melagrani, e fra certe mortelle unfanciulletto colle ma


Gli amori pastorali di Dafni e Cloe .. . FNI E CLOE e di quante mele si trovano : di questo tempo uve infinite,fichi di più maniere, melagrane dolci, agre, e di mezzo sa-pore, e verdure di mortelle freschissime. La mattina in sulalba vi si raunano di molte schiere duccelli, altri a ci-barsi, ed altri a cantare, perciocché gli è coperto, ombroso,e da tre fontane rigato ; e se dattorno gli fosse tolta la sie-pe, che 1 chiude, parrebbe propriamente un busco a ve-derlo. In questo mio giardino entrando io oggi sul mezzogiorno, vidi sotto certi melagrani, e fra certe mortelle unfanciulletto colle mani piene di coccole, e di granate: erabianco come un latte, rosso come un foco, pulito comeuno specchio ; era ignudo, era solo, giva scorrendo, e ven-demmiando tutto il giardino, come se non ci avesse a farese non egli. Io tosto che 1 vidi, temendo non con quellasua licenza mi guastasse qualche nesto, mi scoscendessequalche ramo, gli mossi dietro, come per pigliarlo ; ma eglimi fuggiva innanzi con una leggierezza, e con una facilità. tale, che pareva che davanti mi si dileguasse; e come unostarnotto ora sinframmetteva per li rosai, ora sappiattavafra papaveri. Io per me ho durato assai volte fatica di pi-gliare i capretti, mi sono affannato assai volte di giungere ivitelli ; ma questa era una fatica ed un affanno dunaltra RAGIONAMENTO ti. $b sorta: insomma non era possibile ne daggiungerlo, ne dipigliarlo; laonde stanco per essere vecchio, come mi vedete,mi appoggiai sopra la mia mazza, e guardando chegli nonse nuscisse, io presi a dimandare : de quai sei tu, mal fan-ciullo? che cerchi tu «qua? donde è questa tua sicurtà dicosì saccheggiare i giardini altrui ? A questo, nulla mi ri-spose; ma più presso facendomisi, cominciò molto vezzosa-mente a ridere, ed a tirarmi delle coccole di mortella, lequali secondo che mi percotevano, così mi pareva, che lastizza mi scemassero, tanto che tutto raddolcito cominciai adesiderar di averlo in mano, e di carezzarlo ; perche lusin


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