. Varii, e veri ritratti della morte : disegnati in immagini, ed espressi in essempij al peccatore duro di cuore . inatione poco di giouamento recò la pre-senza deMonaci, imperoche ad alta voce cominciòa gridare : Ahi foccorretemi, deh porgetemi aiuto,che due leoni crudeliflìmi mi fono alla vita persbra-narmi, e per inghiottirmi. Ne guari andò, che fifentì con difperate voci replicare: O qua] fuoco pió-ba dal Cielo per abbruggiarmi : ahi, ahi, che fonochiamato prettamente allintolerabile Tribunale diDio. Sono difperato: già già mi veggo dannato:perme non vi è più fperanza, ne perdono. Ecco lin


. Varii, e veri ritratti della morte : disegnati in immagini, ed espressi in essempij al peccatore duro di cuore . inatione poco di giouamento recò la pre-senza deMonaci, imperoche ad alta voce cominciòa gridare : Ahi foccorretemi, deh porgetemi aiuto,che due leoni crudeliflìmi mi fono alla vita persbra-narmi, e per inghiottirmi. Ne guari andò, che fifentì con difperate voci replicare: O qua] fuoco pió-ba dal Cielo per abbruggiarmi : ahi, ahi, che fonochiamato prettamente allintolerabile Tribunale diDio. Sono difperato: già già mi veggo dannato:perme non vi è più fperanza, ne perdono. Ecco lin-fuocata Craticola recata fin dallAbiffo. Già,già inefla mi (tendono, mi frigono, mi crucciano, mi a mie fpefe a temer Dio:non afpet-tatc a conuertirui in quelVvltima hora, fate peniten-za , che io impenitente nemico di Dio,reo di danna-tione eterna, fpiro lanima, cheafpettano li male-detti fpiriti per iftrafcinarla quefte fo-no le Morti, che portano per imprefa il Corno, conlaugurio funefto al moribondo dvna morte fempi-terna. Mors peccAtoTumpeffima» ! 1 —<w. n ex v . Ir*éundicua. ttiam eKmeile ACùtunnz . Sa-p . e . tf DELLA MORTE. 87 IL giuoco porta feco tre gran perditela feconda.,peggior della prima,e la terza peilìma # Si perche^il danaro, che tanto fi ftima, inutilmente fi butta,sìperche Ci perde il tempo , la iattura di cui è irrepa-rabile,fi finalmente perche molte volte fi perde lani,ma ancoraché rea di fpergiuri,e di beftémie Ci dà ribaldo per nome Tiemone fcriue Cefarione! fuo libro de Miracoli, che fattori con lunga fpe-rienza Giuocatore di vantaggiosi dì,e la notte giuo-caua a Dadi hor quéfti, hor quegli ingannando, ofempre vincendo,riflbfo, fpergiuro, beftemmiatore,quanto ce necapiua. Volendo dunque il Signor Diodar a diuedere quanto gli fodero in abominationoquei giuochi, che dallonefta ricreatione tralignanoin difoneftiffimi eccelli, lo volfe eflemplarmente pu-nire . Permife perciò al Demonio,ch


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