. bello,che fin da Papi,ÓC Imperatori, che pafsino da Mantoa, oda quelIcrartì, èftucv; cmpre iolito di vihtarfi E dunque quefta imprefa vno dedet-ti Vitelli marinila dormireà vno fcogJio nel mar turbato, col Motto , SIC Q^V 1 H S C O,valendo forfè alle torbidezze delia Fortuna ,òalle tninacce dalcuni, far va-gai^belif^ima rifpofta,cheòper ficurezza della fua con fcienza,© per la na-tura di eflo ftedo , che era di non dar ne penderò, ne orecchie al arrabbiar de maligni, egli fi viueua ripofatifsimo, & quietifsi-mo

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. bello,che fin da Papi,ÓC Imperatori, che pafsino da Mantoa, oda quelIcrartì, èftucv; cmpre iolito di vihtarfi E dunque quefta imprefa vno dedet-ti Vitelli marinila dormireà vno fcogJio nel mar turbato, col Motto , SIC Q^V 1 H S C O,valendo forfè alle torbidezze delia Fortuna ,òalle tninacce dalcuni, far va-gai^belif^ima rifpofta,cheòper ficurezza della fua con fcienza,© per la na-tura di eflo ftedo , che era di non dar ne penderò, ne orecchie al arrabbiar de maligni, egli fi viueua ripofatifsimo, & quietifsi-mo. Nel qua! fentimento vien per certolImprefà àdeflermolto bella,& molto fareb-be bella, & vaga, fé ella per àuentura foflTe da luiftita fatta in (oggetto amorolb,oueaueflcuoluto moftrate, che gli ftratij , le mi-nacce, & le tcmpefte de gU fde-gni della fua dona, nonerano per punto ri-mouerlo dallafaldifsi-raa,& comenaturale,&abi-tuata foffcrenzaj& fer-mezza fua. MANO- M A N O L I BOCCALI- A<^ O.

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