. Ragionamento di mons. Paolo Giovio sopra i motti, & disegni d'arme, & d'amore, che communemente chiamano imprese : con vn discorso di Girolamo Ruscelli, intorno allo stesso soggetto . eUi. ^s Di Giouio. 99 DiMXoio/^/coDomcnic/ji. 99 loo Di Neri Rampacelo. io i De/. Caualier della Volpe. loz TfelCaualierCkiucchiera. lo^ Dd C/<tnj?. Bembo. io 5: IL FINE DELLA TAVOLA, RAGIONAMENTO DI M O jSI 5. PAOLO G I O V I OVeicoli:? ci Nocera conM. Loci/*DomenichijLprai inotti,e ciifc-gni darme,Oc damore, checoinmu acme lite chia-mano Imprefe. ^LV ECCELLIENTISSIMOSmìOY COS IMO Du


. Ragionamento di mons. Paolo Giovio sopra i motti, & disegni d'arme, & d'amore, che communemente chiamano imprese : con vn discorso di Girolamo Ruscelli, intorno allo stesso soggetto . eUi. ^s Di Giouio. 99 DiMXoio/^/coDomcnic/ji. 99 loo Di Neri Rampacelo. io i De/. Caualier della Volpe. loz TfelCaualierCkiucchiera. lo^ Dd C/<tnj?. Bembo. io 5: IL FINE DELLA TAVOLA, RAGIONAMENTO DI M O jSI 5. PAOLO G I O V I OVeicoli:? ci Nocera conM. Loci/*DomenichijLprai inotti,e ciifc-gni darme,Oc damore, checoinmu acme lite chia-mano Imprefe. ^LV ECCELLIENTISSIMOSmìOY COS IMO Ducadi Fiorenza ANTA e U cortefìddi Vojìra, Eccellenzaupyfo dime^ chio mitengo obligato i ren*dsrui conto di tuttoqueUotio^ che in granpdrte^d uojlra amore^noie ejTortatione, mifono ufiirpato in que^jìi fieri et noiofì caldi del mefe d^Agofto, nemicoddla uecchiaia . Et perciò^ hauend^io ÌAtiVljìoria ^ come fatica di granpefo , mi jouo itotrajìullando nel difcorrere col uirtuopfjmo ^CT gentil M. Lodouico Domenichi , che iciò minuitaua, fopra Vlnuentioni del^lmprcfe,che portano oggidi i gran Signori. Di modo^chi\e[fendomi riufcito (luejlopicciol trattato af* B fai. Z R A G. D E L L I M P R. E S E fdpìdccuoU O* giocondo, er non poco grane ^per rattezza CT udrictk defoggctti^mijono af^^curato dimanduruelo^penfando^chc uipoffu ef^fer opportuno paffatempo in cosìfafiidiofu s?^-gioncì cr in ciò ho imitato il ucjiro fcmplicc or^totano, che Jpejje uottefopra ta uoftra tauota,ricca di uaric (y pretiofe uiuandc, sarrifchia diprefentareun panierino de fuoi fr efebi fiori diromerino^ cr diborana^pcrfcruire duno interameffo dunafaporita infatatuccia. H^ quefto trattato motta fir/iilitHdine co la diucrfitk di detti fiori ^ameni^CT gratinimi at gufio j // quale farà an^cor tanto pili grato k uoi^Valorofo Signore^quanto cWcgli è nato in cafa uoftra , CT Vargo^ìnento ddprefente difcorfo ha hauuto principiointal guifa-ì Che ufando meco faniigtiarmenteJAXodouico Domcnichi^


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