. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. mpi, che lavoravano alla Greca, tenuto eccellente, la-vorò a tempera in Arezzo molte tavole ; ed a frefco, ma inmolto tempo, e con molta -fatica in più quadri, quafi tuttaMargaritone la Chiefa di S. Clemente (i), J3adìa dellOrdine di Camal-lawra in S. ^0\\ ? 0ggj rovjnata ? e fpianata tutta (2), infieme con moltialtri edifizj, e con una rocca forte , chiamata S. Chimen- ti(i); (i) La Chiefa di S. Clemente d Arezzo, da cui ha tuttora il puòmme una delle Porte di quella Città, fu dijlrutta f anm 1547., e ibeni fuoi furono uniti da Giulio I


. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. mpi, che lavoravano alla Greca, tenuto eccellente, la-vorò a tempera in Arezzo molte tavole ; ed a frefco, ma inmolto tempo, e con molta -fatica in più quadri, quafi tuttaMargaritone la Chiefa di S. Clemente (i), J3adìa dellOrdine di Camal-lawra in S. ^0\\ ? 0ggj rovjnata ? e fpianata tutta (2), infieme con moltialtri edifizj, e con una rocca forte , chiamata S. Chimen- ti(i); (i) La Chiefa di S. Clemente d Arezzo, da cui ha tuttora il puòmme una delle Porte di quella Città, fu dijlrutta f anm 1547., e ibeni fuoi furono uniti da Giulio IH. con bolla de 28. Novembre Monaflero dì S. Caterina della Città fteffa, in riguardo di Suor Ma-ria Maddalena ,di Monte ivi monaca, figliuola dì Baldovino, e nipotedel Papa, la qual .bolla è neW Archivio di quel Monaflero al man. della prefente Ediz. (2) La Chiefa diS Clemente fu rovinata nel * le note a Ha,Relazione del Rondinella a e ,i bvii furono uniti al Mona fero di S. Ca-terina dArezzo, Nota dell Ediz. di MALGARITONE•Pitt. Scult, e Archit. Aretino, j | Vita diMarsaritone. 295 ti (1); per avere il Duca Cofimo de Medici non folo in quelluogo, ma incorno incorno a quella Città disfatto, con moltiediffzj, le mura vecchie,, che da Guido Pietra malefce, giàVescovo, e padrone di quella Città r furono rifatte ; perrifarle con fianchi, e baluardi intorno intorno molto pidgagliarde, e minori di quello , che erano ; e per confe-guente più atte a guardarli, e da poca gente. Erana neidetti quadri molte figure, piccole , e grandi, e comechèfollerò lavorate alla Greca, fi conofeeva nondimeno,( ch§di erano (tate fatte con buon giudizio, e con amore ; co*me poffono far fede ! opere, che di mano del medefimofono rimafe in quella Città, e maffimamente una tavola,che è ora in S. Francefco con un ornamento, moderno,nella cappella della Concezione ; dove è una Madonna (2),tenuta da que Frati in gran venerazione, Fece nella me-defirna Chiefa


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