. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . gettò le molte erbe , che aveva raccolte ; quindilor diife, che co Pugnali alla mano fi portalTero dal vecchio Genitore, chenelle piume in braccio al fonno pofava, e fenza pietà lo trafiggellero. Ab*bacinate dalla credenza le Figlie crudeli, perche troppo amorofe , efegui-rono il barbaro configlio . Invano chieie loro merce , invano alzò le pie-tofe ftrida al Cielo il mifero Pelia . Non fu afcoltato , non fi ebbe di Luìcompaflione , e cedo la vita a colpi parricidi . Fatto quello, le inganna-te Figlie fi trasferirono a Medea , la quale Loro fo
. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . gettò le molte erbe , che aveva raccolte ; quindilor diife, che co Pugnali alla mano fi portalTero dal vecchio Genitore, chenelle piume in braccio al fonno pofava, e fenza pietà lo trafiggellero. Ab*bacinate dalla credenza le Figlie crudeli, perche troppo amorofe , efegui-rono il barbaro configlio . Invano chieie loro merce , invano alzò le pie-tofe ftrida al Cielo il mifero Pelia . Non fu afcoltato , non fi ebbe di Luìcompaflione , e cedo la vita a colpi parricidi . Fatto quello, le inganna-te Figlie fi trasferirono a Medea , la quale Loro foggiunfe , che non eraancor tempo di gettare il trafitto Corpo nelle bollenti acque, ma era ne-celfario che prima Effe con lampadi accefe faliffero il Real tetto , mentre£ffa intanto doveva fare alcuni Icongiuri a Diana . Le fiaccole accefe netetti Reali erano fegno da Lei concertato cogli Argonauti, che dovelTerovenire ad alìaltare la Reggia , e irapadronirfi del I^egno ; come in effet-to fegui, \Atd Conte idìtgl, lib. 6, cap. 7, de Medea,. BRUT- TOMO PRIMO, BRUTTEZZA UMANALicU Mate Cefure Orlandi. 25^
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