. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Nella giornata de Suizzerì, rotti prejfì a Mila-no dal Re Francefio, Monfignor di San ValiercJil Vecchio>padre di Madama la Duchejfadi Vden-tino) s y e Captano di cento Gentil* huomini dellaCafa del Re sporto vno Stendardo y nel quale eradipinto fi/laquale colaua tanta cera, che quafi lo Jpegneua , conquelle parole, Q^v i me alit, me extin-g v i t. imitando ltmprefa del Re fio Padrone:cioe,nvtriscoet extingvo. E la na-tura della ceraylaquale e cagione chel torchio abbru-cia flando ritto yche col capo in gin fiJpegne : volen-do per ciò fignijìrare


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Nella giornata de Suizzerì, rotti prejfì a Mila-no dal Re Francefio, Monfignor di San ValiercJil Vecchio>padre di Madama la Duchejfadi Vden-tino) s y e Captano di cento Gentil* huomini dellaCafa del Re sporto vno Stendardo y nel quale eradipinto fi/laquale colaua tanta cera, che quafi lo Jpegneua , conquelle parole, Q^v i me alit, me extin-g v i t. imitando ltmprefa del Re fio Padrone:cioe,nvtriscoet extingvo. E la na-tura della ceraylaquale e cagione chel torchio abbru-cia flando ritto yche col capo in gin fiJpegne : volen-do per ciò fignijìrare > che come la bellezza d?vna Donna, S. G A B. STMEONL 201 Donna y che egli amaua, nutriua tutti i fuoi pen-fieri, così lo metteud in pencolo della vita. Vedefianchora quello fiendardo nella Chiefa de Celestiniin Lyone. PATIENZA Trouanfi qualcheuolta de glihuomini tanto in-difcreti & importuni di fatti e di parole y che nonhanno alcun riguardo nelV offendere le perfine^pacefiche , modelle e virtuose ^costringendole controalla loro natura dadirarfiffdegnarfhe diuentar ne-mici crudelissimi ima quel, eh* io truouo anchor piùflrano e, che gli [ciocchifi dogliono poi,e danno tuttala colpa el biafino a quelli, che prima fono fiati N s 202 LE IMPRESE t> EL cjfefi da loro , o padroni > o parenti, o amici che fifiano ! laqual cofa bifogna certamente dire che^>nafta dvna estrema fuperbia ejr ignoranza, poiche glihuomini fi persuadono o per le lorrichezzeforfè male acquiflate, o per qualche vana opinionedejfcrpiu nobili de gli altri fo per hauer fatto pia-cere a qualctivno, chegli habbia a fopportare e pi*^liare in grado le loro ingiurie e la loro foca difcre-tione da onde ricordandomelo dhauere vdito dire^>che intorno a quefio fatto fi vede vna bella impre-fa in vn marmo antico nel regno di Napoli, me


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