. Il Tancredi : tragedia del conte di Camerano. Il peccar nofiro e graue : Jida,fe non foffe error 9 qtialfora in terraLoco da vfar la tvfcio ala tua grafia ne differra?Fara, Signor, la mortalnoflr a guerra,S*auien, che amica luce a icor rijplenda,Che lalma pace tua meglio sintenda. Linganneuole Mondo, Noflro auer[àrio,infìeme lieto, e dolccj, Triflo, A T T O Trifto, & amaro pondoDi ben mentito, e di mal vero folce ;Jlcjualfefyejfo ne Infinga, e moke,E gli occhi appanna di terrena benda,Lame,e valor la tua virtù ne moue Non prefente fallir, ma vecchio errore ,


. Il Tancredi : tragedia del conte di Camerano. Il peccar nofiro e graue : Jida,fe non foffe error 9 qtialfora in terraLoco da vfar la tvfcio ala tua grafia ne differra?Fara, Signor, la mortalnoflr a guerra,S*auien, che amica luce a icor rijplenda,Che lalma pace tua meglio sintenda. Linganneuole Mondo, Noflro auer[àrio,infìeme lieto, e dolccj, Triflo, A T T O Trifto, & amaro pondoDi ben mentito, e di mal vero folce ;Jlcjualfefyejfo ne Infinga, e moke,E gli occhi appanna di terrena benda,Lame,e valor la tua virtù ne moue Non prefente fallir, ma vecchio errore , j£ darci pene noucj : Cofilaltero dir dvn giouin core Via forfè ami, cagion da[J?ro dolore. jMà tua bontà, del nofrofallo a emenda, Spenga in te lira, e la pietà raccenda. ATTO QVARTO- Tancredi, Almonio, Ghoro, Sacerdote^ >Configliene Meflb, Gifmonda^. Tan. ^^J^f^^ Dito, Almonio,hai la fri agu- ra mia 5Dimmi, chedeggtofar? chemi configli? ^w-]S3^^^^S[ S*lnor mt0ìtuttt quelli,Channo di co fé dubbie a dar con figlio 9 Spogliar. 9 99999 Q^V A R T O. 31 Spogliar fi denno dipietade, e dira,^amor^ e dodio, e non porr altro inan^iA la nuda ragion, che7 vero ignudo ;Cornilo di far hor teco m qual fé fofii libero da taliF offenti affetti > vopo nonhaurefiijy altrui configlio s cheltuopronto% e faggioIntelletto farebbe affai baftanteAl tuo bifogno ; come dato rihaiPiù volte alJMondo efperienXa vera,Ne i propri] auèrlimentu e ne gli , comefiei giùfiifimo, e feuero,E de la Figlia tua tenero padre PE ti premono il cor con pefo egualeIl Regno > e la pi et ade : cofiauiene,Che la tua mente fi raggira in forfè,6 forge in vece di comp enfio \ il qual ti prego a temperar con quellaVera virtù, che teco nacque \ e tecoViue ; bene hor da pafìionfiouerchiaSia combattuta. Già con quella fimpr eForte a noi ti moftrajìi > efiemprefofìiVinci tor di tefìeffo ad vtilnofiro. Qmn- ATTO Quinci haurdloco il mio fi del configlioNel tuo chiaro gi


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