La carrozza nella storia della locomozione . desiderosa di poterestare in piedi nella carrozza senza toccare il cielo. Dobbiamo aggiun-o-ere che dordine della stessa regina furono tenuti molto alti i sediliinterni, desiderando essa di essere veduta da tutti mentre siede dentrola magnifica berlina. Si comprendono le pretese di una sovrana giovine ed a^Aenente;ma ricorderemo qui, per la storia, come un re, che era gran cava-liere, Vittorio Emanuele H, detestasse per conto suo le carrozze digala, le carrozze tutte a cristalli, mettenti in mostra pomposa il so-vrano. Forse per questo egli non voll
La carrozza nella storia della locomozione . desiderosa di poterestare in piedi nella carrozza senza toccare il cielo. Dobbiamo aggiun-o-ere che dordine della stessa regina furono tenuti molto alti i sediliinterni, desiderando essa di essere veduta da tutti mentre siede dentrola magnifica berlina. Si comprendono le pretese di una sovrana giovine ed a^Aenente;ma ricorderemo qui, per la storia, come un re, che era gran cava-liere, Vittorio Emanuele H, detestasse per conto suo le carrozze digala, le carrozze tutte a cristalli, mettenti in mostra pomposa il so-vrano. Forse per questo egli non volle che da Firenze fosse portataa Roma la famosa berlina di orran s^ala, detta il Telemaco; e voleva,ma in ciò non fu secondato dai dirigenti letichetta di corte, che lagrande carrozza di gala fabbricatagli tra il 1873 e il 1877 da Ce-sare Sala in Milano avesse piene, e non a cristalli, le fodrine aiiati degli sportelli. Egli voleva ciò, non per timore di essere vistodal suo popolo: ma perchè rifuggiva da tutto quanto fosse gala e — 237. Vicloria donata da Vittorio Emanuele H a Garibaldi, 1875. (Museo Civico di Torino). teatralità, ed amava victorias, mylords dalle forme comode, larghe,da potervi stare a tutto suo agio, visto da tutti, ma alla buona; enel I 8 7 5 n e voile regalare ai una al generaleGiuseppe Gari-baldi, che se neservì con pienasoddisfazione inRoma durantequellanno e neisuccessivi, edora è diligente-mente custoditanel Museo Ci-vico di Torino. Degno figlio di Vittorio Emanuele II il Re Umberto I — che, siadetto per incidente, alle Esposizioni Riunife di Milano del 1894 ral-legravasi affabilmente col compilatore del presente volume per i pro-gressi conseguiti nellindustria della carrozzeria — amava anchegli conpassione, tradizionale nella sua Casa, i cavalli e le carrozze ; e, pur-troppo, con vergogna e dolore di tutta Italia, ed in mezzo al lutto elorrore di tutto il mondo civile doveva finire, proditoriamente as-sassinato, proprio in carrozza, quando c
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