Trattato della pittura . grata ai dilettanti e intelligenti diquelle col riunire , il meglio che per me si è potuto, quegli staccati pe^y -, ^^quali assai lume può rrrarre la Storia de Piitori , e Scultori di quel ,.vi pernoi remoto , ed oscuro tempo, e col pubblicargli subito doppo i due surrife-riti Elogi, col titolo di dissertazione . La elocuzione medesima del Lami ctn-servata il più che si è potuto, e le di lui stesse riflessioni e notizi<2 da meriunite insieme servono adunque come di Testo, ed ho posto in nota quel B S. più che ho creduto mestieri aggiungere di mio ad iJlusira^ione ma


Trattato della pittura . grata ai dilettanti e intelligenti diquelle col riunire , il meglio che per me si è potuto, quegli staccati pe^y -, ^^quali assai lume può rrrarre la Storia de Piitori , e Scultori di quel ,.vi pernoi remoto , ed oscuro tempo, e col pubblicargli subito doppo i due surrife-riti Elogi, col titolo di dissertazione . La elocuzione medesima del Lami ctn-servata il più che si è potuto, e le di lui stesse riflessioni e notizi<2 da meriunite insieme servono adunque come di Testo, ed ho posto in nota quel B S. più che ho creduto mestieri aggiungere di mio ad iJlusira^ione maggiore dell]interessa/Ite materia . Il solo desiderio di giovare a chi brama dimpegnarsi con buon riusci-mento neir Arte della Pittura è stato quello che mi ha specialmente mossoad imprendere questa, qualunque siasi, mia fatica , di cui mi chiamerò be-ne ricompensato , quando Alcuno dei tanti, che a sì nobile e per ogni ri-guardo pregevole professione si danno, potrà ritrarre in suo prò un qualiche vaneggio .^. ELOGIO STORICO PER SERVIRE ALLA VITA D I LIONARDO DA VINCI FRa i Geni grandi che in gran copia illustrarono k Toscananel Secolo XV. e sul cominciare del XVI. merita certamenteun, assai distinto luogo Lionardo figliuolo naturale di Sor Pieroda Vinci, piccolo, ma non ignobil Castello del Valdarno inferio-re sul confine del Territorio Pistoiese. Ossia che esi riguardi co-me Professore ddlc Arti belle, nelle quali fu a5SoIutame^^te eccel-lente, o come scienziato sommo, e colto Letterato, sempre dovun-que spiccano sovranamente e j1 di lui gusto singolare, eia profon-dità dellingegno di che la Natura il Volle arricchire, ed unani- a II ma di nulliilcro vaga che dellarmonia. Nacque egli nel 1452 (1),e ad una singohir bellezza di corpo si vidde in lui accoppiata talpenetrazione di spirito, tal vivacità di talento, tal forza dimma-ginazione, che a qualunque cosa rivolgesse lanimo suo fin daFanciullo, parca onninariienre nato per esercitarsi in quella .Fu lat-to attend


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