. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . na donna che ha vna bilancia in yna mano, &nellal-frayn cornucopia?,perche la buona moneta ha da efiere di buon pefo, & perquefto ha le bilancie,fenza le quali nò fi può il cornucopia; per di-moftrare la fua ricchezza,& abbondanzaJn altre medaglie dImperadori pòfteriori ho vedute tre donne dvno fteflb modo, che dichiarano i tre metalli,de quali fi fa la moneta, cioè, Oro, Argento, &Rarne,i quali fi notano contre A,A,A,& fi vede in molte medaglie>& ancora fi vede i


. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . na donna che ha vna bilancia in yna mano, &nellal-frayn cornucopia?,perche la buona moneta ha da efiere di buon pefo, & perquefto ha le bilancie,fenza le quali nò fi può il cornucopia; per di-moftrare la fua ricchezza,& abbondanzaJn altre medaglie dImperadori pòfteriori ho vedute tre donne dvno fteflb modo, che dichiarano i tre metalli,de quali fi fa la moneta, cioè, Oro, Argento, &Rarne,i quali fi notano contre A,A,A,& fi vede in molte medaglie>& ancora fi vede in alcune infcrittio-ni, fignificando Aurum, Argentum, Aes, & perche quelli metalli fi trattanoindue rnodijcioè perfufione, & col conio, imprimendo in elfi le lettere, ò leImprcfe, però notauano ciò con due altre lettere F, F, cioè Flando, Feriun-do, & in alcune medaglie fi truouano gii inftrumerit^coquali quefto fi face-ti a nelle e afe d di a moneta, cioè nelle zecche, come fono martello, tena*glie, incudine, & conij, come i fi quelle medaglie vedrete, ; . - ■. 1 Hora SECONDO. 7ì Hora pafliamo dalla mpneta alla falutc perciò chelle fono due cofe, alle qualifiamo molto dediti noi vecchi ,& tutti fono beni di fortuna. B. Se tutti i vecchi fono come % S, poco debbono dimoftraré Moro appetiti *poi che ella non fi cura della falute per amor degli ftudijyne della moneta,efiendo così liberale. A. Di coteftamateriaparlaremovnaltro giorno, i I I S A l V S. N tutte le medaglie è figurata come vna donna che dia da mangiare ad vnaferpe» in alcune tiene la ferpe in mano, in altre la ferpe efee dvn Ara, o al-tare, che ha dauanrì,& sinnalzai mangiare in vna fcodclla, che la donnatiene in mano. la ferpe è afiegnata ad Efculapio,& alla falute, come dice Fc-fto ^perciò che fi rinnuoua ogni anno,mutàdo la pelle, cofi fanno gli amma-faticomedicamenti. Si può ancora attribuire alla vigilanza, che fono tenu-ti hàuer coloro che medicano gli ammalati, nellaltra mano le metton


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