. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . S. Fregofmo y ér i Signori Lodouico e ondeftracconfolarono della ferdita del frate llosdi-cendo ych e inimici non fi foteuano vantare dhauerevfato contro lui tanta crudelta^non effendofolito traFregofì,Adornile Fiefchijnfìngmnarfi le mani del fanguc DI lM, Glorio. Sj [angue de contrarij, mafolamente ejjèr lecito di con-tender tra, loro cimlmete del Principato,onero a guer-ra aper
. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . S. Fregofmo y ér i Signori Lodouico e ondeftracconfolarono della ferdita del frate llosdi-cendo ych e inimici non fi foteuano vantare dhauerevfato contro lui tanta crudelta^non effendofolito traFregofì,Adornile Fiefchijnfìngmnarfi le mani del fanguc DI lM, Glorio. Sj [angue de contrarij, mafolamente ejjèr lecito di con-tender tra, loro cimlmete del Principato,onero a guer-ra aperta. Io feci lor dunque vn Elefante ajfaltato davn dragone ; d quale attorcendoft alle gambe del ni-mico fuol mettere il morfo del veleno al ventre del-r Eie fate, per laqualferita veleno fa fi muoreima egliper natura cono fendo il pericolo,giratanto intorno,che troua qualche fajfo o ceppo dalbero, doue appog-giato fi tanto fega,che fchtaccia dr ammazza il dettodragone. Vtmprefa ha bella vifiaperla varietà dedue animali-» a* il motto la fa chiarifima,dicendo inIjpagnuolojNON vos Fregofi, voi non hauete a vantarui dhauercommeffo tanta impietanelfangue nojhro. iì LE IMPRESE. Io ne troupi vn altra dmedefimi Signori Fiefchifòpra quejlo fropofito-xhe trattado ef^i dadherirfi al-le parti Cefaree^e cogiugerfico Signori Adorni > moltiloro ajfettionati e partigiani fermdori lor diceuanoperaumfojchemnhaueprofretta di rifoluerfrafarque-poyperche le forze del Re dt Francia eran grandi y con le Jpalle della parte haueuamolto ben firmato ilpede nel gouernOy& era per di-finderfigagliardamente yfi gì; guerra inquegli mudi di tempo, talché efi Signori Fiefchirifpcndeuano j chefapcuan molto bene il come ò ilquando di farfimil co fa. E cosìfipra quefla materiami dimandarono vnimprefaìCnUIOféito mi ricor-dai di quelyche ferine rlinio de glmccelli chiamati Alcioni DI CM, Giono. Sjf K^lcìoni,iquali prifiìnto naturale ajpettam ilfo
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