Il tempio della virtù, allusivo al tempio di Gerosolima eretto nel regio appartamento del serenissprincipe di Toscana Ferdinando IIIin occasione di celebrarsi in esso dalla sua somma pietà l'anniversaria festa di SFrancesco di Paola l'anno MDCCVI . Um opus, cui tìtuhis il Tempw delia Virtù c^r. à P. Angelo Mazza de Jliccardina verfibus compofì-tum, duo Ordinis noilri, quibus id cominilìmusin Magiftri, ac Viri eruditi examinaverint, & in lucem edipofle probaverint, facultatem facimus, ut typis detur, fi iis, adquos ulteriùs ipedlat, ita videbitur. Datuni Romse die


Il tempio della virtù, allusivo al tempio di Gerosolima eretto nel regio appartamento del serenissprincipe di Toscana Ferdinando IIIin occasione di celebrarsi in esso dalla sua somma pietà l'anniversaria festa di SFrancesco di Paola l'anno MDCCVI . Um opus, cui tìtuhis il Tempw delia Virtù c^r. à P. Angelo Mazza de Jliccardina verfibus compofì-tum, duo Ordinis noilri, quibus id cominilìmusin Magiftri, ac Viri eruditi examinaverint, & in lucem edipofle probaverint, facultatem facimus, ut typis detur, fi iis, adquos ulteriùs ipedlat, ita videbitur. Datuni Romse die 17 od. FrSZarolm B adocchi ,ApoJl. ioco >ì« Sigilli. J. Burghcfiui Sur. (y /^JJìjl,Oyd. IMPRIMATUR,Si videbitur Reverendifs. Patri Apoilolici Magift. D» de Zaulh Spifc. Verulanus Vlcesg. PEr commiffione del del fagro Apo-ftolico Palazzo ho letto lOperetta Poetica del P. MaeftroMazza Min. Convent., intitolata il Tempio della Virtù (^e, enulla vi trovo di repugnante alla fanta Fede, ed abuoni coHu-mi. In fede di che &c. Data in Roma li 2 5. Agofto 170(5. i^iovannì VignoU^ IMPRIMATUR,Fr. Paulinus Bernardinius Sac .Apoft, Palatii Magiiler OrdinisPraedicatorum ^ AMI-. AMICO LETTORE. Ono flato fofpefo , fé dovea dirti ilmiodifegno in breve Lettera, o purediftenderloti avanti gli occhi divifonelle fue parti, come in fare o luno, o laltro fono flato perfuafoda varj Letterati Padroni, che variamente^mi hanno configliato . Finalmente la flret-tezza del tempo mi ha fatto appigliare al fat-to ;, non a quello, che potea farli: però ri-mettendoti a quello, poco qui ti ho che dirti, perche non ho che volereda te . Se ti degni amorevole compatire lemie debolezze, io fon tutto cuore, per gra-dire il tuo amore, e per corrifpondere atuoifavori. Se poi tu livido con occhio torvo lemiri, fappi, che nulla mi cale detuoi fguar-di : perche io non ho pretefo di comparireiin ifcena, per dar paflo amomi


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