. Le imprese illustri . di molta Ifima,& principalmente quello giouene,dichièl Imprefa ,fopra la qualem è accadurofar quello difcorfo, per confermation dellefpolitione , cheultimamentedifsi, cioè, che per il Sole uoglia forfè intéderel antico fplendor della Cafafua, la memoria della quale fia per dileguar ogntnebbiaònuuola di qual fi uoglia cofa , cheò nellanimo fuo ,ò nella malignità &inuidia altrui,òne i correnti andamenti del mondo fi poreffero attrauer-fare & opporre per farlo in alcun modo degenerare ò tralignar dalla no-biltà, & dallagloria del fanguefuo,anzi inoltri animo & intentionedi


. Le imprese illustri . di molta Ifima,& principalmente quello giouene,dichièl Imprefa ,fopra la qualem è accadurofar quello difcorfo, per confermation dellefpolitione , cheultimamentedifsi, cioè, che per il Sole uoglia forfè intéderel antico fplendor della Cafafua, la memoria della quale fia per dileguar ogntnebbiaònuuola di qual fi uoglia cofa , cheò nellanimo fuo ,ò nella malignità &inuidia altrui,òne i correnti andamenti del mondo fi poreffero attrauer-fare & opporre per farlo in alcun modo degenerare ò tralignar dalla no-biltà, & dallagloria del fanguefuo,anzi inoltri animo & intentionedi ue-nirlo ogni giorno accrefeendo , sì come fi uede di continuo intento aprocurar con gli etfetti,inoftrandofiinognifua operatione d accompagnarcotal nobiltà & chiarezza del fangue fuo, & la beila & Giouial prefenzacol ualor del corpo,con la gentilezza decoflumi,con lafplendidezzajCon1 affettione ad ogni forte di uirtùA con la uera grandezza d animo. 377 SFORZA PALLAVICINO-. uerfifamofiScrittori,comePlatone,Plinio,?aufa-nia,Virgilio,Ecateo,Pifandro,Alceo,&più altri,i quali la maggior parte ne parlano comedi cofafauolofa, & che in fé contenga vaghifsirne allego-;rie. Ht principalmente Thanno i Iuftrata tutti co-loro , che han cantate le fatiche d Ercole. Et tuttivniuerfalmente hanno detto,che nella paiude Ler-nea fu già vn Serpente con molte tefte,& di tal na-turale fé vna fé ne tagliaci, ne nafcean moltalrre. Là onde andatouifinalmente Ercole, & conofciuta la natura dellanimale,adoprò non folamente il ferro,ma ancora il luccife finitamente. QjsEST<A bellifsimainuentioned unanimale di sì orrenda & ftra-na naturatoti la bella maniera da Ercole vfata per efpugnarla, fi vede comolta vaghezza celebrata da infiniti così antichi come moderni,& che mdiuerfe guife ella prefta comodifsimi effempi & argomenti-, non folo à i BBB


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