La carrozza nella storia della locomozione . , che i mila-nesi videro tantevolte in pubblico,del duca AntonioLitta, fabbricatain Milano da Gio-vanni Boschetti,bravissimo fab-bricante di car-rozze, avo ma-terno del compilatore di questo volume. Questo bellissimo dorsay adotto molle, che per la sua eleganza riproduciamo qui tanto visto difianco, quanto visto da dietro, ebbe vicende curiose a narrarsi. De-clinata la fortuna dei Litta, emorto il duca Antonio nel 1866,la carrozza fu acquistata da unospeculatore, il quale la ebbe perpoco danaro, ma riuscì a ven-derla bene, anzi, benissimo inPersia.


La carrozza nella storia della locomozione . , che i mila-nesi videro tantevolte in pubblico,del duca AntonioLitta, fabbricatain Milano da Gio-vanni Boschetti,bravissimo fab-bricante di car-rozze, avo ma-terno del compilatore di questo volume. Questo bellissimo dorsay adotto molle, che per la sua eleganza riproduciamo qui tanto visto difianco, quanto visto da dietro, ebbe vicende curiose a narrarsi. De-clinata la fortuna dei Litta, emorto il duca Antonio nel 1866,la carrozza fu acquistata da unospeculatore, il quale la ebbe perpoco danaro, ma riuscì a ven-derla bene, anzi, benissimo inPersia. La carrozza, dopo unviaggio disastrosissimo, duratoun anno e qualche mese, ondeandò assorbita quasi tutta lagrossa somma che lo specula-tore aveva percepita per la ven-dita, arrivò a Teheran, dove, senon erriamo, deve avere rappre-sentato il primo tipo di carrozza europea colà pervenuta. E noto chela fortuna degli ultimi Litta era stata potentemente rinvigorita dallericchezze dellammiraglio Giulio Renato, rimasto lunghi anni al servizio.


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