. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . e Giove dappertutto Io perfeguitava , pofe tutta la iua curache appretfo di Lui fi fiaiìe celato . Non volle Saturno , che andalTe fenzapremio cotanta affabilità ; perlocchè dotò Giano di una rariflìma prudeiT-za, e di fiipere indovinare il palfato ed il futuro : e per queila ragionelo fingono i Poeti di due ficee , ed anche di quattro , con una chiavcjed un bailone in mano ; Una chiave cioè , perchè credefi inventalfe le_jToppe , ed un baitene j perchè accoglieva con cortesìa i Viandanti , e_»cultodiva le llrade . L ammaellrò ancora nel! Agri


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . e Giove dappertutto Io perfeguitava , pofe tutta la iua curache appretfo di Lui fi fiaiìe celato . Non volle Saturno , che andalTe fenzapremio cotanta affabilità ; perlocchè dotò Giano di una rariflìma prudeiT-za, e di fiipere indovinare il palfato ed il futuro : e per queila ragionelo fingono i Poeti di due ficee , ed anche di quattro , con una chiavcjed un bailone in mano ; Una chiave cioè , perchè credefi inventalfe le_jToppe , ed un baitene j perchè accoglieva con cortesìa i Viandanti , e_»cultodiva le llrade . L ammaellrò ancora nel! Agricoltura , e nel modo didirozzare i Popoli j nel che riufd a maraviglia ; giacché e cjn quello ajuto 5 48 ICONOLOGIA aiuto , e colla naturale fua docilità, fi refe lamore de fuoi Popoli, chefelici/Timi fcmpre viirero fotto di Lui . Fu dopo morte adorato come_>Dio, ed in Roma gli fi fabbricò un Tempio , le cui Porte fi chiudevanoin tempo di Pace , e fi aprivano in tempo di Guerra .Mtcr. ^mim, Marceli., ec. AFFANNO. Di Cef^re lijpa,. ,-dti. UOmo meflo, malinconiofo, e tutto rabbuffato. Con ambe le mani fiapre il petto , e fi mira circondato da diverfi Serpi . Sarà veflito diberettino vicino al nero . Il detto vefiimento farà firacciato , fòlo perdimortrare il difpregio di fé flcfiTo, e che quando uno è in travagli dellanimo, non può attendere alla coltura del corpo ; ed il color nero iìgni-fica lultima rovina e le -tenebre della morte , alla quale conducono irammarichi ed i cordogli . II petto aperto , ed il cuore dalle Serpi cinto , dinotano i faflidj e_>travagli mondani , che fempre mordendo il cuore infondono in noi fteffiveleno di rabbia e di rancore^ FATTO TOMO PRIMO,FATTO STORICO SAGRO, 49 FU tale 1 affanno di Saul nel vederfi vinto , e profTimo a cadere nel-le mani de Nemici, die non volendo fopravvivere a tanto fcorno, pre-gò un fuo Guerriero che lo trafiggetTe ; ma non potendo da Lui ottene-re grazia cosi fatale , denudato il proprio ferro


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