Storia dell'Italia antica . za e varietà di arcaiche ligure ne ponedavanti, tra più scene di eroi, le nozze di Peleo e di Tetirallegrate dalla presenza delle Muse e di tutti gli Dei del-lOlimpo, e la storia di Achille nato dal felice connubio (). Seconda per particolari monumenti in Toscana è letru-sca Volterra (etr. Ve lati ivi, lat. Volatcrrae) che dallesue cime dominò territorio larghissimo e fu una delle («) Vedi Braun. Bull. Isiit. 1845, p. 113-119, e Gerhard, ioi. p. 210-214;Francois, Annal. Istit. 1848, p. 299-308: Dermis, loc. cit., II, p. 115-117. Questo gx^ande capolavoro ammirato pe


Storia dell'Italia antica . za e varietà di arcaiche ligure ne ponedavanti, tra più scene di eroi, le nozze di Peleo e di Tetirallegrate dalla presenza delle Muse e di tutti gli Dei del-lOlimpo, e la storia di Achille nato dal felice connubio (). Seconda per particolari monumenti in Toscana è letru-sca Volterra (etr. Ve lati ivi, lat. Volatcrrae) che dallesue cime dominò territorio larghissimo e fu una delle («) Vedi Braun. Bull. Isiit. 1845, p. 113-119, e Gerhard, ioi. p. 210-214;Francois, Annal. Istit. 1848, p. 299-308: Dermis, loc. cit., II, p. 115-117. Questo gx^ande capolavoro ammirato per Tarcaica eleganza delle com-posizioni contiene 117 chiare e belle leggende in due delle quali il vasostesso rivela il nome del vasaio e del pittore dicendo in greco: Ergotinwmi fece, e Clizia mi pitturò. Il disegno di tutte le parti di esso puòvedeisi in più ta-vole (LIV-LVIII) del quarto volume dei Monumenti ine-diti dclV Istituto di Cor-rispondenza archeologica. 1 Brunii, Buìl. Istit. 1859, p. 130. 156 |LlB. Vaso di Chiusi scoprrto da A. Franrjois [Muaeo di Firenze) Gap. VOLTERRA E POPULONIA. 157 principali e più forti di Etruria *. In antico stette, comeoggi, sopra un colle alto e scosceso sorgente nel mezzo(li una valle profonda ^i e delle sue vecchie mura di grossimacigni rimangono ancora grandi rovine rassomigliatea uno scheletro di forma Titanica, con la Porta aìTArco,magnifico monumento di cui diamo il disegno. A Volterra furono molte potenti famiglie, e tra esseandò celebre quella dei Cecina ricordata dalla storia eda belli e grandi ipogei che, come altri, dettero giàmolte reliquie del popolo etrusco, ma poi per incuriafurono ricoperti e disparvero. Le quali cose offrironoargomento di più opere agli antic{uarii di cui abbondòla città> e rimangono in gran parte nel patrio Museo ,dove preziosissima e più singolare che rara è la copiosaraccolta delle urne, le più dalabastro; opere che quan-tunque non abbiano particolare importanza sotto i


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