Orlando furioso . hebbe^Fa da Strigonia m ^ufìria indi si tiene»/i defhra mano, cr in Boemia uienc. il pellegrino di lerufalemmeConquantihaueacondottiifuoiferuigiHumlmcnte fenza oro, efenza gemmttMa di panni ueRiti grojii e bigi,7{el campo, tolto al popolo BoemmtBaciò la mano al buon I{e di Varigi,Cbauendolo raccolto ne le braccia ,Di qià e di Ia gli ribaciò la faccia. Era inclinato di natura molto^ Cano Carlo, e nefaceagranfì co fé fatte hauria, che toltollfuo configlio nonhaueffeprima :Comognifignor quafi in queflo è flotto,Che lafcia il buono, cr ilpeggiorfublimd;7^, fé non fuor d
Orlando furioso . hebbe^Fa da Strigonia m ^ufìria indi si tiene»/i defhra mano, cr in Boemia uienc. il pellegrino di lerufalemmeConquantihaueacondottiifuoiferuigiHumlmcnte fenza oro, efenza gemmttMa di panni ueRiti grojii e bigi,7{el campo, tolto al popolo BoemmtBaciò la mano al buon I{e di Varigi,Cbauendolo raccolto ne le braccia ,Di qià e di Ia gli ribaciò la faccia. Era inclinato di natura molto^ Cano Carlo, e nefaceagranfì co fé fatte hauria, che toltollfuo configlio nonhaueffeprima :Comognifignor quafi in queflo è flotto,Che lafcia il buono, cr ilpeggiorfublimd;7^, fé non fuor del fi ato,ò dato in prediDe glinimici, par chelfuo errar ueda. Ternonfaper dal finto il uero amicoScernere,in talerror mi fero queflo uipótrei, chora ui dico,Tiù duneffempio inizi Agli occhi porreiEfenza ritornar al tempo antico,ì^haureipiù duno a noflra età da torre ^Tilafe più ucrfo A quello Canto giungo,Temo ui offenda il fuo troppo effer lungo, IL FIT^E DEL S E C 0 7^,0 0 C ^ T^T 0,. i-^m 5^1 ARGOMENTO. Sfidiin Carlo d hattuglU di BecutoQu^ci di Bocmid, t mefii e lettre fdftlUanda Gano dI\uggitro ,t:ral cognatoI{ de di Carlo i regni Can Bradatmnte e nel fuo flatoLa conducea, ma ii dOrlando ualfeIl grande amor, che fciolta Bradamante,Si manda il traàtor Legato innante. Queno Tcr/o Canto,è tutto pieno di notabilifllmi eflempi dctmti et ii ftrani tradimé*penante uieordifce Gano contra Carlo, édegniflimodauuertimento,non fole per loftinataperfidia & per il grande &fottilillimo ingegno, che il Demonio aguzzaua in quellhuomo fcelcrj[iflimo,ma ancora per lollinatacreden/adiCarIo,il quale per tante uienon pò ttflc aprir gliocchi della mente i poi fuprcmamentcdaauucrtire,ch£in ultimo IibuIIiLiiJegiuiiitia del fommo Iddio la ritornarli tutto lopradel mcdefimo traditore. C U 7^T 0 T E I{_Z 0,
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