Delle famiglie nobili Napoletane . àuoli i vecchi tefòri rapiti. Niunovficio di mifericordia fu dal Piccinino verfò fi valoiola dona vlàto, ninna pietà hauutaledal figliuolo . Ella poco dianzi di tanti beni ripiena nera per vneflèmpio delle cofe hu- E)mane menata prigione, & per vn colmo delle mifèrie in fi grandi fùenturedal proprio fi-gliuolo fchernita. ma non godè lungo tempo il pazzerello il frutto della fùa cattiuita,che reihro Ferdinando a Giouanni fùperiore, & per quello ricaduto lo llato di Rugge-rone come di ribello A fifco,fu dal Re dato in dote della fùa figliuola Maria ad AntonioPi
Delle famiglie nobili Napoletane . àuoli i vecchi tefòri rapiti. Niunovficio di mifericordia fu dal Piccinino verfò fi valoiola dona vlàto, ninna pietà hauutaledal figliuolo . Ella poco dianzi di tanti beni ripiena nera per vneflèmpio delle cofe hu- E)mane menata prigione, & per vn colmo delle mifèrie in fi grandi fùenturedal proprio fi-gliuolo fchernita. ma non godè lungo tempo il pazzerello il frutto della fùa cattiuita,che reihro Ferdinando a Giouanni fùperiore, & per quello ricaduto lo llato di Rugge-rone come di ribello A fifco,fu dal Re dato in dote della fùa figliuola Maria ad AntonioPiccolomini Duca dAmalfi : il quale fedelmente lhaueua in tutta quella guerra fè egli fofle poi iellato vccifo dal Duca Alfonfo figliuolo del Duca Antonio ;& come il fuo figliuolo Leonello allaltro Duca Alfonfo il pollumo inogni ragione che in detto llato haueua, cedeffe : ne Pic-colomini fu dimollraro ; da quali tuttauia il conrado di Celano vien e poflèd uto. IL FINE, «5y DELLA FAMIGLIA EBBERO i Romani molti efèmpi di c[uelli,che dhumil fortuna à gran-de flato smnalzarono; & oltre Auiidio,& Rutilio,& Vcntidio infìeme raccolti dalia diligente indullriadi Valerio Ma(lìmo,Curtio Ruffo {opra tuttiper ijlloriadi Cornelio Tacito è notillìmo ; di cui accortamente per rico-prir la baffczza della (ùa origine Tiberio jfle,chc gli parca Curtio Ruff o ellèr nato di fé medefimo. ma ne a noi mancheranno in quefVopera efempi abbondantiirimi in fìmil materia. Soccorrendoci prontamente innanzi oltre i Cabani; de quali giàfi è fatta mentione, i Pipini da Barletta da notai à grandi (ìgnorie, & illufiriilirai titoli fìi-blimati ; famiglie amendue, della fortuna, & principi], & fin delle quali a fatica fi potrebB be trouar cofà più raccontiamo quel che di quefta trouiamo. Giouanni Pi »»pino (dice Matteo Villani ) di picciolo notaio per la fùa indufiria fu fatto de maggiori fi- »gnori al tempo del Re Carlo vecchio; & co
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