Nuovi ritratti letterari ed artistici . rchè quan-do lavora è dun non sìe ne piuò non si campa più. — Poi, accennandolui col dito, disise a voce bassa, con una simu-lazione graziosissima di terrore : —• Ab, lei nonconosce ancora quelluomo ! — Il Verdi, insospet-tito, si voltò, e le domandò sorridendo: — Diche cosa, jiarlate ? — Niente, niente, — risjDoseIpj signora — parlavo degli orsi delpolo. E ajiche lultimo ricordo è di Torino, dove ilmaestro era di passaggio, diretto a Parigi. Egli,con la signora., aveva finito di desinare nel Caffèdella. Stazione, affo


Nuovi ritratti letterari ed artistici . rchè quan-do lavora è dun non sìe ne piuò non si campa più. — Poi, accennandolui col dito, disise a voce bassa, con una simu-lazione graziosissima di terrore : —• Ab, lei nonconosce ancora quelluomo ! — Il Verdi, insospet-tito, si voltò, e le domandò sorridendo: — Diche cosa, jiarlate ? — Niente, niente, — risjDoseIpj signora — parlavo degli orsi delpolo. E ajiche lultimo ricordo è di Torino, dove ilmaestro era di passaggio, diretto a Parigi. Egli,con la signora., aveva finito di desinare nel Caffèdella. Stazione, affollato di viaggiatori; nessunodei cjuali, per stia fortima, mostrava daverlo ri-conosciuto. Uno scrittore fortimato, che stavaalla sua tavola., sofferse di scrivere in vece suaun dispaccio che il maestro voleva mandare aun amico, a Parigi. Mentre egli scriveva sottodettatura del Verdi, questi disse alla signora,in toino canzonatorio : — Chi sia comje sarà con-tento il tal dei tali davere un autoo-rafo del no-. GI U S E r 1 I xN A V E li D I - S T li E l i ( ) A-1 (1815-1897). GIUSEPPINA VEHDI-STRKPPONI 235 stro amico di Torino! — Era ima satira allasignora Giuseppina, la quale, molti armi prima,una volta cbe s^uo marito stava scrivendo un di-spaccio, aveva detto per lappunto quella frase,come se il telegrafo avesse do^1lto trasmetterei carattcri propri di chi scriveva. La signora fe-ce un atto scherzoso di risentimiento, e disse al-lamico, scrollando il capo: — Ma sa che daanni mi perseguita implacabihnente perchè unavolta mi scappò di dire quella scioccheria? Sa-rebbe tempo di finirla con questa musica! — Ma., — rispose con malizia il Verdi, — èfinita. — Essa lo fissò, con un sorriso fine, eribattè: — Tu sai di quale musica parlo. Néluna, ne laltra è finita! Quando salzarono per partire, il maestro eragià stato scoperto, e molti \iaggiatori, la, piùparte stranieri, serano schierati davanti ai va-goni Pulmann del treno di Parigi


Size: 1283px × 1948px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookcentury1900, bookdecade1900, bookpublishermilanofratellitrev