. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . B Vide in arterhet. e. 1. de pane-gyr. &Panfania. J; jq Paniamo allalloro di Apollo , & al grifone, & al Perche fono date coterie cofe ad Apollo? . Dellalloro già habbiamo detto va altra volta, come gli fu dato perla vittoriadel Dragone detto Piihone,fopra della quale credo,che Giulio,Polluce & altriraccontino le cofe grandi, chefaceuanoi Murici, contrafacendo nella batta-glia il batter dedenti di Pithone, e le percofìè che glidaua Apollo : e dellal-loro di


. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . B Vide in arterhet. e. 1. de pane-gyr. &Panfania. J; jq Paniamo allalloro di Apollo , & al grifone, & al Perche fono date coterie cofe ad Apollo? . Dellalloro già habbiamo detto va altra volta, come gli fu dato perla vittoriadel Dragone detto Piihone,fopra della quale credo,che Giulio,Polluce & altriraccontino le cofe grandi, chefaceuanoi Murici, contrafacendo nella batta-glia il batter dedenti di Pithone, e le percofìè che glidaua Apollo : e dellal-loro di Delfo fon pieni i Poeti, e come Dafne fuggendo Apollo fi trasformò inarbore dello ftefiò nome in Greco, Virgilio mette infieme li tripodi con lal-loro in queverfi. Traiuge7ta ìnterpres Diuum > èasbi, Qui tripodas, Clà rij lanros, qui fèdera fe-ntis .La figura del Tripode iì yedtin, diuerfe medaglie, e quafi fempre con Apollo& in altre antichità in Roma. E con lalloro in mano ve lo farò vedere in una medaglia che iomitrouo,£vè frà q-uefte. Credo che fi cani dalle parole di Diodoro Siculo, ediStrabone, che in Debera vna bocca di vn pozzo di tre piedi, e che fbpra ella fi èù? la dama fu- riofa VINTO. 171 riofa chiamataPithia, la quale profetizzaua, e dal vapore che vfciua da qir Ila«rotta,ò pozzo veniiiaà impazzare , &à dire fb pazzie, e poi gì altri facer-doti adornauano quelle coloro verfi:laqual cofa hebbe fine allavenuradiChrifto. E già Cicerone confetta, che à tempo fio non erano Oracoli comeprima, e che al tempo di Filippo padre di Alexandre Magno, la Puhia pada-ua fecondo la volontà di Filippo : e fopra quefto mancar de gli Oracoli fece vndialogo Plutarco pieno di molti fpropofiti. B Luciano fé ben gentile fi burla affai defupi Dei. J\. Morti autori Chriftiani, Greci, e Latini hanno trattato meglio quefto argo-mento , & infognato queilo che fé ne deuba credere. C. E p


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