. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . fe bafle, ma ncceflarie,che fono il formare debitamente le attioni noftre, regolarfi nelle virtù,fuggire li viti), honorar Dio efteriormentc, &: altre cofe fimile ,je qualifono, come vna velte, fotto-alla quale non penetrano, (e non le menti illu-minate da Dio. \ • T E \, R 0 I{^ E. HV O M O con la tefta di Leorie, veftito di cangia-ntctencndo in vn flagello, perche par proprietà-dei Leone atterire chi lorii-guarda,però glantichi vforno al terrore far la faccia ci quefto flage


. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . fe bafle, ma ncceflarie,che fono il formare debitamente le attioni noftre, regolarfi nelle virtù,fuggire li viti), honorar Dio efteriormentc, &: altre cofe fimile ,je qualifono, come vna velte, fotto-alla quale non penetrano, (e non le menti illu-minate da Dio. \ • T E \, R 0 I{^ E. HV O M O con la tefta di Leorie, veftito di cangia-ntctencndo in vn flagello, perche par proprietà-dei Leone atterire chi lorii-guarda,però glantichi vforno al terrore far la faccia ci quefto flagello, è indicio, che il terrore sforza glanimi, & gli guida à modofuo, & i colori ancora fignificanó 1q. varit: pasfioni, aiic quale impiega-* lanimo D I e E S A R E R I P A. 485 Tanimo vnhuomo, che dal terrore fi lafcia fpauentare. Sono ancora quefte le tre cagioni, che actenicono gii huomìni,ci<è gliafpeiiti formidabili,i fucceiìi nociui, $< le lubitanee mutacioni delle coleiiVno è nel vifo, laltro nella skrza i il terzo nella veùe di cangiante. T E I{^ I^^ 0 R^ E,. Paufania finge, che Marte per commifllone di Gioue vada à fuCcitarguerra fra iprArgiui, & i Thebani,& dice che pigliò lo fpauento, & il ter-rore, & gli fece andare auanti, & lo difegna in parte, & in parte defcriucgli effetti,che da lui vengono, Sedè voltato in lingua noftra cofi .Delia plebe crudcl, che ha intorno eleggeil terror ,eài deflrìer lo manda ìnanT^, ^l cui poter non è, che ìlfuo pareggi, , Hh In 4Sé ICONOLOGIA InfiY temer altrui, nonché lamn. T^er coHui pur che lhuom, il ver. àijj> nel timido petto, amtien, che ììaa-zfIl mosìro horrendo, che ha roce infinte,Et manifernpre al ?mlpoJ}e, e^ fola non è fempre k facm ^; . (; l}el} cangiano ognhor^ pur chi CI luì piaceli \ < bi accordar quei coIIinentolìdetn. ] toueliiné* cuori hum:uii si,0hc4ccU, l fhe à d^r loro ogni fld^ /ano aJìrettiX l Et coniamo lp:iHCnt{) fpc0oafide-j ? Le Cìttci., che p


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