Nuovi ritratti letterari ed artistici . tà uè di pericoli, non vedeva e iiousentiva più nulla., e si sarebbe ridestata comeda un sonno profondo se qualcuno lavesse scos-sa per un braccio. A adirla 23;^ilarc, pareva divederla ringiovanire : aveva una grande semplicità,certe uscite ingenue, dei gesti scattanti di bam-bina: non unombra dorgoglio o di vanteria. Mapaesana del suo paese, come dicevano, fin al-lultima, goccia di sangue : guai a toccarle un na-poletano ! Del rimanente, disfeorreva di ogni co-sa, anche delle più lontane da ogni attinenzacon larte sua., anche di umili faccende domesti-c
Nuovi ritratti letterari ed artistici . tà uè di pericoli, non vedeva e iiousentiva più nulla., e si sarebbe ridestata comeda un sonno profondo se qualcuno lavesse scos-sa per un braccio. A adirla 23;^ilarc, pareva divederla ringiovanire : aveva una grande semplicità,certe uscite ingenue, dei gesti scattanti di bam-bina: non unombra dorgoglio o di vanteria. Mapaesana del suo paese, come dicevano, fin al-lultima, goccia di sangue : guai a toccarle un na-poletano ! Del rimanente, disfeorreva di ogni co-sa, anche delle più lontane da ogni attinenzacon larte sua., anche di umili faccende domesti-che, con la sensatezza duna buona donna bor-ghese che non avesse avuto un grillo jdoo-tico per la testa. Ciò nondimeno, poiché mi pa-reva ancora in quegli anni che una poetessa do-vesse viver sempre librata 23er aria come unacreatura sovrumana, rimasi alquanto stupito, ilgiorno dopo che lavevo conosciuta in casa Pe-ruzzi, e anche un po deluso, vedendola uscirecon un pacco in mano da una bottega di mer-cerie di via La signora Emilia Peruzzi kel 1878. EMILIA PERUZZI 71 Delle isignore che era,n presentate per la pri-ma volta alla signora. Emilia, ricordo che alcune,sca,mbiati appena i primi saluti, osservavano at-tentamente, a ripn-ese, per non farsi scorgere, ilsuo vestito e i suoi gioielli; il che mi stupiva,e murtava anche un poco, come avrebbe fattoun ammiratore chio avessi visto esaminare il ta-glio del sioprabito e i bottoni da camicia di Ales-sandro Mahzoni. E in A-erità, sebbene la signoravestisse col lusso che voleva la sua/ condizione,lindole delTaniiuo siuì era così superiore a ognivanità femniinilo, la forza, attrattiva, esercitatada lei era così puramente morale e intellettuale,che, pure essendo essa ancora in luia -età che èoffesa per molte donne il chiamar matura, a nes-suno degli uomini che la circondavano accadevamai, non dico di avere una impressione qual-siasi dal suo abbigliamento, ma nemmeno di fer-marvi lo sguardo. Per la stessa
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