. Poesie scelte di vario genere, per la prima volta insieme raccolte e stampate da un socio colombario . etto una Nutrice, . Che fa dir quel che la una nobii bambolina,piccinina, piccinina,Sin da quando la poppava ^O Maruilo la diceva,O Maruilo, la gridava «Ma netUino lintendeva,Ora mò, che fatta adulta,A Marul Spofa fi rende,Chìaramentt; fi comprende*Ciò che in verde età socculta,E tU fai quanto potèOCammilia il Non fo che. Oh gràrì forzA dell* inftinto!Gran poter di fin(\patia!Non ha fponda, né recintoSa palTar per ogni via,Se ne fta dentro T ovaia,Gonne il gran dentro le ftaìa ;Ei


. Poesie scelte di vario genere, per la prima volta insieme raccolte e stampate da un socio colombario . etto una Nutrice, . Che fa dir quel che la una nobii bambolina,piccinina, piccinina,Sin da quando la poppava ^O Maruilo la diceva,O Maruilo, la gridava «Ma netUino lintendeva,Ora mò, che fatta adulta,A Marul Spofa fi rende,Chìaramentt; fi comprende*Ciò che in verde età socculta,E tU fai quanto potèOCammilia il Non fo che. Oh gràrì forzA dell* inftinto!Gran poter di fin(\patia!Non ha fponda, né recintoSa palTar per ogni via,Se ne fta dentro T ovaia,Gonne il gran dentro le ftaìa ;Ei fi annida nel CervelloQual Diamante nell* anelloEi fi appiatta in lo toraceCome in gufcio la limaceEntra paffa torna,e , ferve, fpuma, bolleVi punzecchia in ogni parte ,Corre nervi, ofia, e midolle ,E da luRge ancor vi negli occhi vi fi cacciaNeir orecchio, e nello nafoDirei quafi nel palato, Ma Ma a provar sì (Irano cafolfarci troppo imbrogliato;Or r inftinto è già finito,Ella è Moglie, e tu MaritoTocca a voi, e non a me^rOnorare il Non fo che. •«. r\ fr I O. ùcA fiCnO I ozoi r ANA^ A N A CREO MT ICA IK lODE DELL ETÀ SIC. AVVOCATO GIROLAMO CASTALDI. I Onon (bn più giovanetto Cara Libbra, io tei confedb,Son peiò fertipre 1 ifteflòGrande amico del piacer :Volga pur r inftabil DeaL ore toibide , o (èé fangue ho nelle vene,Vo* fcherzare , e vo* goder. ^oco va!, che mi difprezzi Turba immerfa in mille afTannifChe i iuoi barbari tiranniFa dell oro, e dell foi guardo a lei non volgofull Afcréa collina affifoIl piacer, la pace, il rifoSono i numi del mio Cor. Se a me più la frefca etade Dei fuoi fior non fparge il voltoHo nel ieno ancora accolto, » 17 Il vigor di gioventù ,Sono i torbidi penficriSor» le cure macilenti,Che invecchiar fanno le gentiSocco dura iervitù. Purché 1* upm fgòrobri dal p^ttOIl timore, e la fperanzALietamente egli fi avanzaD anno in anno a declinar;Balla foi feguir la luceDi nat


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