. Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti. saprian del tuo bel volto Col suo disegno pur la minor parte :Ai si confideria di nuovo farteEJfa Natura _, benché pojfa molto . Sicché non dar fatica alla pittura: Se sei un Sol^ non ti fare una ha in carta il suo onor la tua figura. Solo il cuor mio può farla comè bella;Che se di fuor potejfe per venturaMostrarla , udresti ognun gridar : V è quella . Da questo principio dell opera del Baruffaldisi vede, quanto sia de^iderabile che il Sig. Cano-nico Scalabrini la prosegua e la dia alla luce. Siraccoglie ancora, quanto sieno


. Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti. saprian del tuo bel volto Col suo disegno pur la minor parte :Ai si confideria di nuovo farteEJfa Natura _, benché pojfa molto . Sicché non dar fatica alla pittura: Se sei un Sol^ non ti fare una ha in carta il suo onor la tua figura. Solo il cuor mio può farla comè bella;Che se di fuor potejfe per venturaMostrarla , udresti ognun gridar : V è quella . Da questo principio dell opera del Baruffaldisi vede, quanto sia de^iderabile che il Sig. Cano-nico Scalabrini la prosegua e la dia alla luce. Siraccoglie ancora, quanto sieno obbligate le belleArti e i professori di quelle al Vasari, che ci haconservate tante belle memorie anche nelle Vite dicoloro che ha scritte più alla sfuggita e più scar-samente, benché essendo forestieri non aveva diessi né- delle loro òpere molta cognizione ; onde èstato tassato, quantunque a torto, dinvidioso, ve-dendosi poi, che chi ha scritto dopo di lui, ha ri-cavato da lui la maggior parte delle notizie e lepiù distinte e minute . VITA. 24$ VITA DI GIO, ANTONIO LICINIO (i) UA PORDENONE E DALTRI PITTORI DEL FRIULI. *>>•*€? ^x^r ?><<r ^*€ PAre, siccome si è altra volta a questo proposi-to ragionato, che la natura benigna madre ditutti faccia alcuna fiata dono di cose rarissime adalcuni luoghi che non ebbero mai di cotali cosealcuna conoscenza, e chella faccia anco talora na-scere in un paese di maniera gli uomini inclinati Q ij al di- (l) Si dice, come riferisce il Ridolfi a e Vite dePittori Veneti , che Gio; Antonio fosse dicasa Sacchiense , benché si chiamasse Licinio e taloraCuticello . Ma quando fu fatto cavaliere dall Impera-tore, abbandonando ogni nome di famiglia, si chiamòRegillo , ma comunemente è conosciuto sotto il nomeda Pordenone castello del Friuli , nel quale Padre del Richards n , come egli dice tom 3. e. il disegno di questo ritratto di mano del Porde-none medesimo, e vi era scritto s


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