Storia dell'Italia antica . tagliarglicon la spada i legami da cui ha avvinte ambe le mani,mentre da altra parte Aulo Vibenna {Aule Vijnnas) e glialtri compagni menano strage degli avversarli C). («) Dionisio, IV, 2, 3; Livio, I, 39. Cicerone, De Rep., II, 21, IO, lochiama Servio Sulpicio, e lo dice nato da una serva tarquiniese e da m\cliente del re. Conf. Plutaico, De Fortuna Rom. 10. (^) Boissieu, Insoiptions de Lyon, p. 136. Varrone, {De liny. lat. V. 40),Dionisio, (II, 36), e Festo in Coelius mons (Conf. in Tiiscum Yicum)pongono ai tempi di Romolo la venuta di Cele Vibenna da Vulci, ma Ta


Storia dell'Italia antica . tagliarglicon la spada i legami da cui ha avvinte ambe le mani,mentre da altra parte Aulo Vibenna {Aule Vijnnas) e glialtri compagni menano strage degli avversarli C). («) Dionisio, IV, 2, 3; Livio, I, 39. Cicerone, De Rep., II, 21, IO, lochiama Servio Sulpicio, e lo dice nato da una serva tarquiniese e da m\cliente del re. Conf. Plutaico, De Fortuna Rom. 10. (^) Boissieu, Insoiptions de Lyon, p. 136. Varrone, {De liny. lat. V. 40),Dionisio, (II, 36), e Festo in Coelius mons (Conf. in Tiiscum Yicum)pongono ai tempi di Romolo la venuta di Cele Vibenna da Vulci, ma Ta-cito {Annal., IV, 46) è daccordo con Claudio. Vedi anche Annal., XI, 24. (^) Anche gli altri combattenti hanno i loro nomi etruschi scritti sopi-adi sé. Il primo che è ferito da LaìHe Vitto è Lare Papatna di Yelsina(Volsinio, Bolsena); il secondo trafitto da Rascia si chiama Pesna Are- Gap. I.] SERVIO TULLIO. 60:; Comecché sia, Servio era prode, e Tarquinio aven-dogli stima ed amore lo fece suo genero, e gli commet-. Mastarna e Cele Vibenna (Des Vergers). te va molte faccende del regno. Quando il re fu spento,Servio colse loccasione, e prese il comando, aiutato in misena di Suetima; il terzo messo a morte da Aulo Vibemia ha nomeVenticalo di S. plesna. Tutti i feritori hanno barba, come Vibenna e Ma-starna; e tutti sono nudi ad eccezione di Ultio che veste una tunica biancaorlata di porpora: tutti armati di solo pugnale. Tra gli assaliti uno soloha corazza e scudo e gambali : gli altri si avvolgono in largo manto biancolistato di rosso. Vedi Noel des Vergers, LEtrurie et les Etriisqiies, vo-lume II, pag. 45 e segg. tab. XXIV-XXVI, e Bullett. Istit, 1857, pa-gina 126, ecc.; Moniim. ined. Istit., voi. VI-VII, tav. 31 ; Garrucci, Dù-sertasioni archeologiche, voi. II, pag. 62 e segg. 604 ROMA METROPOLI DELLA LEGA LATINA. [Lib.^ II- ciò da Tanaquilla che sperava prenderebbe il trono perserbarlo ai figliuoli di lei (). Anchegli fu re prode in guerra e prudentissimo inpace. G


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