Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . suoi genti di soldo da cavallo e da pie rannate in uno luo-gho a Firenza, e simile quelle di Bologna e d amici, mettendolia luoghi più acti a sua difesa e alla ncontra delle genti nimiche,20 le diete genti sentendo tale asembramento, ordinò il conte Albe-righo partirsi sensa alcuno impedimento. E come maestro diguerra, a suo tempo mosse campo, cacciando fuocho ; e tornarsiverso Siena con tucti pregioni e prede che aveano prese. E an-dònone salvi e molto lassarono disfacti i luoghi ov erano stati;25 e fu il danno inextimabile. E di vero, più di .ecc


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . suoi genti di soldo da cavallo e da pie rannate in uno luo-gho a Firenza, e simile quelle di Bologna e d amici, mettendolia luoghi più acti a sua difesa e alla ncontra delle genti nimiche,20 le diete genti sentendo tale asembramento, ordinò il conte Albe-righo partirsi sensa alcuno impedimento. E come maestro diguerra, a suo tempo mosse campo, cacciando fuocho ; e tornarsiverso Siena con tucti pregioni e prede che aveano prese. E an-dònone salvi e molto lassarono disfacti i luoghi ov erano stati;25 e fu il danno inextimabile. E di vero, più di .ecc. pregioni funnoi presi, tucti homini da far rimedire ; fra quali funno molti ci-ptadini di Firenza, li quali si trovònno in nepalazzi nomati. Et 24 370 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e. 164 B cosi cominciò Fiorenza a sentire dell arzioni che à sentito etche sente Luccha. E con tuto ciò non si muove a dannegiarelo terreno di Pisa. 3^ CCCCXXIV. Come le genti del duca di Milano cavalcarono * IN SUL TERRENO DI CoRTONA, ARDENDO E Cavalcato le genti del dugha di Milano fuora del terreno diFiorenza, circha a di .11. aprile in 1397, si distesero le dietegenti verso Perugia, dicendo volere andare in nelle Marche. Maperchè sempre per tali genti si dicie una e fassi un altra, quandofuron presso a Cortona si distesero sul terreno di Cortona, ar- 5dendo, pigiando preda e pregioni assai. E molto danno fanno aquel signore, perchè collegato col comune di Firenza. E, quandoil comune di Fiorenza sente ciò, per dubbio d Arezzo e di quel-li luoghi, perchè altra volta il conte Alberigo di quel paeze fusignore e sa i passi e luoghi, mandò ad Arezzo gran parte della iosua gente, e parte ne ritenne et parte ne mandò a rimandone la gente di Luccha, e parte ne mandò a Mantovain soccorso di quel signore, chome in alcuno luogho si contri. CCCCXXV. Chome le genti di Firenza cavalcarono IN SUL SENESE E PRESERO UNO CHASTELLO De SeNESI. E t essendo là ad Arezzo e in que lu


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