. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . itàdel mondo,che è il titolo dellaCroce nella quale fiamo flati redenti, fi conferua vna meda-glia di pefo di due reali,la quale io ho veduta, e nho in poter mio alcune dellofteflb impronto. B. Mi piace affai quello che V. S. mi dice. A. Egli è ben vero, che quella medaglia non fu battuta, né in Gierufalemmo >né in Giudea, né meno in Siria. B. Cornee egli potàbile? v A- Io ve Io dirò -, E ciò è, perche ci fono lettere Greche , che motrano effermoneta deliìfola di Rhodi,ch3 fi dice


. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . itàdel mondo,che è il titolo dellaCroce nella quale fiamo flati redenti, fi conferua vna meda-glia di pefo di due reali,la quale io ho veduta, e nho in poter mio alcune dellofteflb impronto. B. Mi piace affai quello che V. S. mi dice. A. Egli è ben vero, che quella medaglia non fu battuta, né in Gierufalemmo >né in Giudea, né meno in Siria. B. Cornee egli potàbile? v A- Io ve Io dirò -, E ciò è, perche ci fono lettere Greche , che motrano effermoneta deliìfola di Rhodi,ch3 fi dice POAiuMcon 1 vltimo O piccolo, co-me vfauano di fcriuere i più antichi Greci, & hàda vna banda còruraggi,che rapprefenta il Sole, e fignifica ìlColoffo, cosinom;nato,che fùgàin Rhodi • dall altra ita vn fiore, che molti fi danno ad intendere che fia rofa-y,alcuni dicono effer girafole, altrirofolaccio:iodiciònon ho coft certa: ho behaltre medaglie di argento, e di rame della fleffa Ifola, e quafi in tutte fi vede ilmedefimo fiore con le iteffelettere. • B. Non 22 DIALOGO. B. Non potrebbe egli effere 5 che hauefTero pagato Giuda con diuerfe monete > e tra le altre ci foiTe ftata cotefta di Rhodi ?A, Egli potrebbe effere, ma è più credibile, che lo pagaflero di Sicli, ò di altra moneta di quel paefe, maffimamente che lo pagarono di pecunia Il Sicio , che forte di moneta è egli? A. Era la moneta principale di Gierufalem me, e da vna banda ha vn vafo > co-me vn calice, dallaltra vn ramo con tre fiori,ò mandorle,con certe lettere an-tiche -,che, come ho intefo per relatione di huominifcientiati ,fono di quellocheadoperauanoi Sammaritani. Vn Rabbi natio di Gironariferifce che da vnabanda diceuano H1ERVSALEMCIVITAS SANGTA, e dall altra -, SiclusSanfluarij. Il ramo del mandorlo lignifica la verga fiorita di Aarotijil calice li-gnifica il gomor della manna, che fi ferbaua con la detta verga, e con le tauoledella legge nellarca Foeder


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