De pesci romani . ni tem-po depriuati, ma di molti gran Signoriancora j ilche fi vide ben tutto quel tem-pOjche vi dimorò ilS. Ferrante Gozaga, cofi 8 cofi alto Prencipe > che fu con tutta la Tuacorte dava Re alloggiato da lei. PerciòV. S. è in tanto grido in quelli paefi, chepare y che daltro non ui fi ragioni. Que-fte cofe nVè parutoquì di douerbreue-mente toccare nel confecrarle quefta miafaticajperche fi uegga, che gli Itudij dellelèttere fono molto più à lei douuti ^jche àRe 5 & à Prenéipi 3 poi che veramente V,S. ha & animosi Prencipe, & cuor mol-to più fignorile vche non fi conuiene
De pesci romani . ni tem-po depriuati, ma di molti gran Signoriancora j ilche fi vide ben tutto quel tem-pOjche vi dimorò ilS. Ferrante Gozaga, cofi 8 cofi alto Prencipe > che fu con tutta la Tuacorte dava Re alloggiato da lei. PerciòV. S. è in tanto grido in quelli paefi, chepare y che daltro non ui fi ragioni. Que-fte cofe nVè parutoquì di douerbreue-mente toccare nel confecrarle quefta miafaticajperche fi uegga, che gli Itudij dellelèttere fono molto più à lei douuti ^jche àRe 5 & à Prenéipi 3 poi che veramente V,S. ha & animosi Prencipe, & cuor mol-to più fignorile vche non fi conuiene àpriuaca prego a gradir con lamedefima cortefia, con laquale mha tut-to legato dindiflblubili nodi 5 che hono-ri glifcritti miei del fuo chiaro nomej fà-pendo, chegli farà il medefimo eifetto inmecche il Sol nella Luna^che da le non lu-cerebbe 5 segli con i fuoi raggi non la riPchiaraflfe. Bacio le mani di V, S. ÌKJ allillvstr: ET CARDINAL LODOVICODI BORBONE,. PAOLOGIOVIO, OI mi perfuadete IIlufl:nrsimo5& Reue-rendifsimo ^che^pereflermi pa*drone^mi potete an-co comadarejchiofcriua quelle cole 5che fi deputarono sì dottamente, & sì fottilmente depefci Romani alhora, chePapa Clemente per fua ricreatione diedemangiar tutto allegro famigliarmente auoi 5 & al Signor Gio. Cardinal di Lore-no, rarifsimo ingegno ; cofa certo diffici-le da conorcerfi5& da trattarfi non menperlauaria, & infinita natura depefci, B lacjuale \ io laqiiale me 5 & molti altri curlofi fin quiha ftancato con uanafatica, che per ladi-fcordanza de gli fcrittorij che ingombra-rono tutti queftiftudij di tenebre perpe-tue 5 intrauehendoui le molte 5 8^ diuerlelingue. Perlequalidue cagioni neceifa-rio è 5 che Tanimo {pauentato non pocotema di hauer tolto fopra di le quefto ca-ricojche merita di cflTere portato da mag^giori forze dingegno > & di perfetto giù-dicio 5 che non è il mio. Ma tale è la di-gnità voftra, ramplitudine5& la d
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