. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pen
. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pensiero humano. Ampliata vltimamente dallo stesso auttore di trecento imagini, e arricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione; con nuoui intagli, & con molti indici copiosi . AVRÀ. VNA fanciulla coni capelli biondi,fpaidal vei)to , con beila acconciatura di vari)fiori in capo. II vifo farà alquanto gralIb,cioò con le go-te j^onfìe Iruili à quelle de venti, ma che fienotali c!ie non disdicano à gli homeri,porterà l-ali,Icqiiali faranno di più colorijma per lo pilidel colore dellaria , & fpargerà con ambe lemaiiidiuerfi fiori. LAure fono prima è allapparire del gio rno, la feconda à mezzo giorno, & U te tz»vcrfo la fera. Furono pinte dalli Poeti fa«ciullc,piaccuo-li, feminatricidi fiori c»n loccafionc di«|HCÌventicciolijcheal tempo della Prinaaucra van-no dolcemente fpargendo gli odori de fiori ,come dice il Petrarca in vna feftina, doiie à ver lAurora, che fi dolce lAurxAl tempo nuoHO fuol mentre ifiori- E nel Sonetto rafferena ipeggiDesiando t Hor perquefìo ombrofo bofco»Alfustuefuo iptrto riconoJc9,é^, e con lali fi dipinge , per uppre-fentarela velocità del fuomoto. VERGOGNA Do NN A digratiofo arpetto,col occhi bafi , con la foaimità ,& gnancieafpcrfc di rofTore, ve^afi diK o,;iauicaDOvna teOa dElefante,por-si ucjk dcftra mano vn Falcoue, nella Caiara^ te-C^i v
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