I problemi della degenerazione . i testicoli o giacciano ancora nel processovaginale del peritoneo; a proposito del qual ul-timo fatto riteneva il vecchio Aristotile che il di-slocamento del testicolo fosse necessario per to-glierlo al calore interno, onde V uomo non restassesotto il dominio di una cieca intemperanza. Aggiungasi che il più sovente i vizi di strut-tura hanno riscontro o in modalità transitorie delfeto o in assetti definitivi di più basso ordinezoologico, che perciò rappresentano un arrestodi sviluppo di questa o quella parte del germe,in questo o quel momento di divisione del p
I problemi della degenerazione . i testicoli o giacciano ancora nel processovaginale del peritoneo; a proposito del qual ul-timo fatto riteneva il vecchio Aristotile che il di-slocamento del testicolo fosse necessario per to-glierlo al calore interno, onde V uomo non restassesotto il dominio di una cieca intemperanza. Aggiungasi che il più sovente i vizi di strut-tura hanno riscontro o in modalità transitorie delfeto o in assetti definitivi di più basso ordinezoologico, che perciò rappresentano un arrestodi sviluppo di questa o quella parte del germe,in questo o quel momento di divisione del pro-toplasma e delle sue attività. Chiaro è perciò il loro significato regressivo,che avrebbero quando pure la funzione degli or-gani corrispondenti ne ritraesse alcun sarebbe forse più idoneo alla recezione del-le onde sonore un orecchio esterno gigantesco(Tav. Ili), inserito ad ansa, profondamente inca-vato, mobile per lazione dei suoi muscoli estrin-seci? E tuttavia chi non vorrebbe riconoscervi Tav. Ili. ORECCHIA AD ANSA — 333 — uninferiorità? Quale ormai lo hanno reso laparsimonia e 1 adattamento, tale dev essere nel-T uomo evoluto il padiglione auricolare. Signifi-cato di pregio ebbe 1 atrofia delle sue parti inu-tili; traviamento suona la loro ricomparsa, che èanacronismo, ritorno a vieta morfologia, ad unpassato non desiderabile. E quanti e è mai difetti anatomici che altronon esprimono che una variazione dindennità,unutile supplenza a un disturbo di evoluzione?Ciò avvien spesso nel cranio, cui natura vuol fa-vorevole al rigoglio del cervello, che innanzi dicoinvolgerlo nelle proprie abnormità tenta di ripie-garvi con allungamenti, allargamenti, rilievi chene integrino il volume a spese della forma; uncompenso che implica gradazioni infinite, chevolge in senso contrario al danno (legge mate-matica dellerrore), che nel suo modo più per-fetto è rappresentato da due diagrammi, simme-trici e opposti, che rappresentano da un lato lim-pedita e
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