. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ticando, e la nuoU;^^.contentezza comunicando \ deliberò v^nir per*-;fonalmente a renderne le grazie . Allaqual co,f^Ifornire , iubito che dalla figliuola fi venne ad in-,^tero pofTeffo ò^i iknità,fi come quegli, che ù rilcaldauafi nel giudo appetito j con bellaco-/:pagnia ièco, dalle lue contrade partiffi, a Irirenze^giunfe; e quiui il Tempio della Nunziata yifitato^^con limofine,econ celebrazion di Mefle,e con jfStatua di cera grande laiiianata giouane raflq-jnigliante ; della riceuuta carilTima grazia j^^edj


. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ticando, e la nuoU;^^.contentezza comunicando \ deliberò v^nir per*-;fonalmente a renderne le grazie . Allaqual co,f^Ifornire , iubito che dalla figliuola fi venne ad in-,^tero pofTeffo ò^i iknità,fi come quegli, che ù rilcaldauafi nel giudo appetito j con bellaco-/:pagnia ièco, dalle lue contrade partiffi, a Irirenze^giunfe; e quiui il Tempio della Nunziata yifitato^^con limofine,econ celebrazion di Mefle,e con jfStatua di cera grande laiiianata giouane raflq-jnigliante ; della riceuuta carilTima grazia j^^, & alle fue cafe poi tornolfi. , •.. • *. ^Vn Sacerdote non rtceuendo rimedio dalle medicine al fuo male, ricorre alla NVNZJAìA ericeuelo, Ca£. X X111L Me non pare veramente da crede^re il detto di coloro, i quali cian-ciando affermano , che h Medicial difpetto della Giuiiizia lòn pargati per dar morte ad altrui. Ma siEccleflaft. mi gioua egli cii credere , come fcrilìeil I j^jSirach Lo Ahjjsimo hauer creata la Medicina,/; CÌJC. iclU SAntìfs. Mun^mu. 21 €he efa dairHuwmo prudente non dee efjer aborrita .Et ottima giudico elfer quella ammonizione>dal-la qual il dice OnQra il Medica per la necefsita. Ve-ro é, che rìchiedendofi alla Medicina Ucongiun-ta operazione della Natura ; doue di quella man-chi il Ibltcntamento ^ Varte di quella non elercitafuo valore, & a iMedico foprano ricorrer conuie-ae, da cui rìfanabili fi rendino gli Infermi. Conqucfto auuifo venne da lunga malattia guarito ilP. Fra Domenico dellOrdine di San Benedetto «Da cHo Padre con ciafcun medicamento pofsi-bile tentatofi rimedio che gli giouaflCjò pur lofolleuaire/entendofi egli tuttauia aggradato, giu-dicò cfTef meftiero di medicina celefte prouue-derfi. Pertanto voltofì alla Confolatricede glianimi afilitti;la pregò d impetrar per fuo Mira-colo quel rimedio, quale per opera vmana impe-trar non poteua, E fugli concefTa la grazia in gui-fa ,chegi i\^{Ìo, fent


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