. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . ^Error de ciechi e mtjeri mortalt/ Per coprire il fuo ff-olto-, e van defio-,^rnge che amor fin Dio ;Si par che del fuo ingctnno ft dtletti^ viffa


. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . ^Error de ciechi e mtjeri mortalt/ Per coprire il fuo ff-olto-, e van defio-,^rnge che amor fin Dio ;Si par che del fuo ingctnno ft dtletti^ viffa >i[[aipiaceuolc , ma noTanto^chi gode fol degl^altrui maily hah hi a kglhomeril^aU 59 Le mani armate d^drco^e difaette^E in breuefaee aflretteForti le fiamme, che per Iv^iuerfoVa potjpargendo si, che del fuo ardoreRefta accefo ogni core,E che deU^vfo human poco diuerfoDi Volcah^e di Venere fia natoE del Ciel tenga ilpik fnhlime flato .^mor e vitio della mente mfanaOuando fi muoue dalfuo propria loco.,U animo fcalda-,e nafce ne verd*anniAll^eth-iChe ajfai puOi ma vede pocoVotio il nodtifce-i e la lafciuia humana:JHemre^che va lontanaha rta fort una con fmi graui danni >Spiegando itrifli vanni-yE la biioria, e felice (la prefenteVorgendo cio chctien nel ricco fenoAla fe qucflo vien menoOnde il ciecQ defio al mal confenteIlfuocoyche arde pria tutto s*ammorz^itE tofio perde amor ogni fna for , AMOR Sign. CV PID O a federe tenga fottoli piedi Iarco , e la taretra.^,con la face fpenca, nella mano drit-ta habbia vno horologio da poluc-re, nella finiftra vnaugelletto nu-gro , &c macilentc nominato Cin-clo. Tiene fotto li piedi Iarco , & la fa-retra con la face fpenta perfegnod-elTere domato, effendo che Iabbaffa-re,&:deporre learrai fue, fignificafoggettione, & romraeffione. Noncie cofa che dorni piu 1Amore, efpenga Iamorofa face, che il tempo,& la poiierta. Lhorologio che porta in manoefimbolodel tempo, il qu?ile e rnodc-ratore dogni humano a


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