Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . toncalli dei^ma altri uogliono,che jvjje fucrato d Marte jt come feriuè Pomponio MeU;dpprejfo le fóci del fiume PhafiJdThemifìdgord Milefofii edi^fitato un cafitWo,^ nom<xto PhufvyAppreffo Hquakfu un tempio di un ne*bile bofco per lo uello del monton doro. Finalmente Oetd diede una figliuola per mo*glie d Phrifojìaqudle tengo,chefòjft intendendo dalloracolo, cheli fiàoueffe guardare dalla prole d*EoIo,cr fapendoyche Vhrifo trd nepote dEolo 5 comeche gli hanrjjè dito una pgUuoìi per di lei hduejfe hauuto figl
Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . toncalli dei^ma altri uogliono,che jvjje fucrato d Marte jt come feriuè Pomponio MeU;dpprejfo le fóci del fiume PhafiJdThemifìdgord Milefofii edi^fitato un cafitWo,^ nom<xto PhufvyAppreffo Hquakfu un tempio di un ne*bile bofco per lo uello del monton doro. Finalmente Oetd diede una figliuola per mo*glie d Phrifojìaqudle tengo,chefòjft intendendo dalloracolo, cheli fiàoueffe guardare dalla prole d*EoIo,cr fapendoyche Vhrifo trd nepote dEolo 5 comeche gli hanrjjè dito una pgUuoìi per di lei hduejfe hauuto figliuoli , più to*fin temendo di fe^chehdumdo rigudrdo di genero,p er fchfdre il pericolo d lui dnnwiecidtoydmmazzo Uncduto ?hrifo.ìlchequici pdre fauolofo^et benché di fopra fi hab*bla e^cjfo fecondo topenione di Barldam, piacemi notdre ilfenfo de gli dUri. Sonoddunque di quelli, che dicano per lo fcdmpo di di Helle effere fìatd dppd«recchiatd «n* ndue,ld cui infegnd trd un montone dore* Ma tufebio dice/he Pale fai HH. LIBRO todffermiVdrittc tlferejìi^o chimito Ubalo, ptr tccjade furono lihemi dd gìdgUiilideHi midrignd,^id cbe iù diunque quello , che dd. ^hrifo fu conjdirato allidci,oucro d Mirti Jè il montone fu là nduefiuero Ariete ilbuhfDi che tengo per uèro,ofimiU alutroqueU<y,chedtce Barlum j cr ched<<//i mdred lui jòjfe appareemchiito il m)ntone-yfT può intendere in tj/ modo, habbumo [(ietto di [opra chella nonmoùmi fé ndndò neUe fclue:onde,come confdpeuole dun quache teforo ndfcojk\puote riueldrlo di ÌigUu^lo;z^ cofi apparecchiarli un monton aoro.ìl mo itone poi jù con»[aerato a Marte-jijf ine,che comprendiamo i re confecrdre i te forile fcrbar quelli perpoterfcneferuire neUe guerre fecondo i ciò fcriue £ufebio,cbe ciojecondo dkuni]fù di tempo,eh: Eriiteo regnaua m Athe,nea- Ahante in Argo : ilche }ù neglidnnì del mondo altri poi, regnando Prito inArgOjchefù ne gli annitre
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