. Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino. 952 LUIGI BOTTI pesantemente a terra e veniva risollevata con maggior fatica. In- vece, distendendo un po' piìi la gamba verso il davanti, si riusciva a far muovere il piede senza far partecipare che solo poco la gamba al movimento, e la punta del piede rimaneva più libera. Due con- dizioni si rendevano ancora necessarie, e ad esse fu provveduto. Dovevasi far sì che la coscia avesse un appoggio comodo che le risparmiasse contrazioni troppo faticose: poi era d'uopo che il piede si stancasse il meno possibile, giacche, facendosi punto di l
. Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino. 952 LUIGI BOTTI pesantemente a terra e veniva risollevata con maggior fatica. In- vece, distendendo un po' piìi la gamba verso il davanti, si riusciva a far muovere il piede senza far partecipare che solo poco la gamba al movimento, e la punta del piede rimaneva più libera. Due con- dizioni si rendevano ancora necessarie, e ad esse fu provveduto. Dovevasi far sì che la coscia avesse un appoggio comodo che le risparmiasse contrazioni troppo faticose: poi era d'uopo che il piede si stancasse il meno possibile, giacche, facendosi punto di leva il tallone, si aveva a sollevare consecutivamente un peso notevole. Per rimediare a inconvenienti di tal fatta, si pose sulla sedia, sotto alla coscia, sino quasi a sostenere il ginocchio, un sostegno, e sovra di esso un cuscino, su cui la coscia riposava completamente in posizione d'inerzia. Così rendevasi inutile un. secondo appoggio per la gamba. 11 piede poggiava su una tavo- letta orizzontale, su cui di poco sollevato giaceva nella parte anteriore il tasto. Per diminuire lo sforzo del sollevamento del piede, si poggiava quest'ultimo sul tasto non con la punta estrema ma all'altezza dei metatarsi, ossia con quella parte che ese- guisce continuamente il massimo di pressione sul suolo e che è pili vicina, che non la punta, al fulcro della leva. Il tasto veniva collocato di fronte al piede che doveva reagire, il sog- getto reagiva col piede privo di scarpa, per togliere motivi di complicazioni oggettive della reazione. Da principio le esperienze riuscirono un po' faticose, ma poi il soggetto si abituava facil- mente. 11 movimento di sollevamento fu usato per conservare costanti le condizioni, sotto le quali furono condotte le espe- rienze con le mani. Pei due piedi, separatamente, serviva il medesimo tasto. Lo stimolo era acustico e di media intensità . Le esperienze erano ordinate in serie di ca. 10. La reazione era quella muscolare. I soggetti furono due, B.
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